iPad in sala operatoria, intervento al fegato con l'app a Realtà Aumentata

In Germania, un'équipe medica ha portato a termine con successo un intervento al fegato grazie all'uso di un'app a Realtà Aumentata e all'iPad. La carta diventa un ricordo anche in ospedale.
In Germania, un'équipe medica ha portato a termine con successo un intervento al fegato grazie all'uso di un'app a Realtà Aumentata e all'iPad. La carta diventa un ricordo anche in ospedale.

A Bremen, in Germania, il Professor Karl Oldhaffer è riuscito a portare a termine con successo un intervento chirurgico al fegato sfruttando le potenzialità offerta dai tablet di Cupertino in abbinamento con un software specifico. Grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia, i medici sono stati in grado di creare un modello virtuale 3D del piano pre-operatorio, solitamente disponibile su carta. A quel punto è bastato scattare una foto al fegato del paziente con l’iPad perché l’app vi costruisse sopra un livello di Realtà Aumentata col reticolato circolatorio, le strutture principali del corpo, gli ammassi tumorali e molto altro.

Lo strato di informazioni aggiuntive viene creato attraverso una serie di scansioni dell’organo malato condotte prima dell’intervento vero e proprio; in questo modo, si evitano potenziali complicazioni e le operazioni ha maggior probabilità di successo.

“Con la nostra nuova app possiamo mostrare direttamente l’intervento da eseguire sul tavolo operatorio” ha affermato lo scienziato MEVIS Alexander Köhn. In seguito all’introduzione della tecnica ad Amburgo, i medici si sono avvantaggiati di un’altra feature dell’app: con la fotocamera integrata nel tablet sono si può riprendere il fegato durante la registrazione dell’operazione. Poi, all’immagine reale ne viene sovrapposta un’altra creata dal software con tanto di sistema vascolare ramificato, mostrato in colori diversi. “Con questa funzionalità, possiamo quasi vedere all’interno del corpo e rendere visibili tumori e sistema vascolare,” ha dichiarato il Prof. Oldhafer.

E l’esperimento è andato talmente bene che probabilmente verrà esteso anche ad altri tipi di operazioni, tumore al pancreas in primis. E d’altro canto, la cosa non sorprende affatto. L’iPad si è già fatto strada nelle strutture ospedaliere di mezzo mondo, anche soltanto per le visite di routine o per la cartella clinica dei pazienti. In futuro, quindi, è lecito aspettarsi un’integrazione sempre più profonda nella tecnica chirurgica. Se avete il fegato (gioco di parole voluto) di guardare le immagini dell’operazione, potete dare un’occhiata alla gallery su Yahoo: occhio, però, perché potrebbe urtare occhi sensibili.

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