O2: aumentano le vendite. Ma non di iPhone


Ricorderete, dopo l’annuncio di iPhone nel Regno Unito, le stime più caute prevedevano 200.000 dispositivi venduti da O2 entro la fine del 2007. Addirittura Gartner, la famosa società di ricerca e consulenza, aveva stimato vendite di ben 350.000, 400.000 apparecchi nelle prime otto settimane di commercializzazione.

Sorpresa, pare che si sbagliassero un po’ tutti. Secondo il Financial Times, infatti, sembra che nel tempo ripromesso ne siano state vendute appena 190.000 unità, cioè 10.000 in meno delle proiezioni più conservative. Gli analisti, nella voce di GfK NOP, ritengono che il problema sia molto semplice: l’iPhone viene percepito dai consumatori britannici come troppo costoso.

In effetti non è difficile neppure immaginare perché. Chiunque sia stato in Inghilterra sa che con gli sconti offerti dai gestori telefonici, è difficile che un telefono superi le £200. E poi, consideriamo che a quel prezzo si debbono aggiungere 18 mesi di contratto vincolante, con spese che variano dalle £35 (circa 50 euro) alle £45 (circa 65 euro) fino ad arrivare a £55 (80 euro circa). Non proprio alla portata di tutti.

A riprova di quanto ciò sia vero, c’è un’altra verità che sta emergendo in questi giorni. O2 (con la partner Carphone Warehouse) ha contato gli avventori ai propri store ed ha scoperto che il numero di visitatori è pressoché triplicato. E parimenti, sono aumentate anche le vendite complessive dei cellulari offerti dal gestore britannico. Come dire, sulla scia della novità iPhone la gente ha speso i suoi soldi, sì. Ma ripiegando su qualcosa di un po’ meno avveniristico e certamente meno caro.

Allora forse aveva ragione Apple quando ripeteva ai gestori telefonici che l’esclusiva di avere iPhone nei propri listini porta bene. Ad ogni buon conto, meglio essere cauti ed aspettare le cifre ufficiali, prima di tirare le somme.

[Image courtesy of Gizmodo]

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