iTunes Radio, ecco i dettagli degli accordi con le Major

A distanza di poche settimane dal lancio ufficiale di iTunes Radio, ecco emergere dietro le quinte e dettagli economici degli accordi con le Major.
A distanza di poche settimane dal lancio ufficiale di iTunes Radio, ecco emergere dietro le quinte e dettagli economici degli accordi con le Major.

Il Wall Street Journal racconta che, la scorsa settimana, Apple ha inviato alle etichette indipendenti i termini di contratto relativi ad iTunes Radio, il nuovo servizio di musica in streaming gratuito lanciato al WWDC 2013. Nella documentazione si legge che Apple corrisponderà loro un corrispettivo per ogni canzone riprodotta dagli utenti, oltre che una percentuale dei ricavi pubblicitari.

Rispetto a Pandora, che paga solo 0.12 centesimi per riproduzione, la mela farà molto meglio:

Durante il primo anno di iTunes Radio, Apple pagherà alle etichette 0,13 centesimi per ogni canzone riprodotta, e il 15% delle entrate pubblicitarie nette […]. Dal secondo anno in poi, le condizioni passano a 0,14 centesimi per ascolto più un 19% di pubblicità.

Ovviamente, ci sono alcune clausolette che permettono di risparmiare qua e là. Per esempio, se l’utente cambia brano entro i primi 20 secondi, niente royalty; inoltre, le canzoni riprodotte in streaming ma già presenti nella libreria utente o acquistate in precedenza non concorrono al conteggio, né contano quelle selezionate da iTunes per le promozioni speciali. Infine, saranno da ritenersi gratuiti tutti i brani usati come sfondo per il parlato, le notizie, la programmazione e gli eventi sportivi, il che lascia intendere che a Cupertino potrebbero perfino lanciarsi nella creazione di contenuti.

Anche se questi accordi riguarderebbero teoricamente le etichette indipendenti, il Wall Street Journal conferma che somigliano moltissimo a quelli stretti con le Major. Il servizio dovrebbe debuttare nel nostro paese nei prossimi mesi.

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