Google sta per anticipare Apple sullo streaming musicale

Mentre Apple è ancora al palo con le trattative, anche Google sta per lanciare il suo nuovo servizio di streaming musicale in abbonamento.
Mentre Apple è ancora al palo con le trattative, anche Google sta per lanciare il suo nuovo servizio di streaming musicale in abbonamento.

Sono anni che parliamo della possibilità che Apple lanci un servizio di streaming musicale in abbonamento, eppure da allora l’hanno fatto Amazon, Spotify, Pandora -tutti, insomma, tranne iTunes. E ora, spiega il Wall Street Journal, arriva anche Google col suo carico da novanta. Storie di ordinaria concorrenza.

Sarebbe davvero interessante capire quali siano le richieste che Cupertino fa alle Major e che queste ultime trovano sistematicamente inaccettabili. Perché questa è l’unica spiegazione plausibile a delle trattative che da tempo vanno avanti in segreto ma che non hanno ancora portato a nulla di concreto. Di tanto in tanto, questa o quella testata parlano di “lancio imminente” ma la verità è che ad oggi solo i competitor hanno quagliato sul serio qualcosa.

Google, per esempio, ha già lanciato molto tempo fa uno store per il download musicale nonché un servizio di scansione e verifica delle canzoni dell’utente già presenti sul catalogo Google Play, vale a dire un anti-iTunes Match. E ora, completa il quadro:

L’unità Android di Google Inc sta negoziando con le società della musica per dare inizio ad un servizio di streaming musicale a pagamento simile a Spotify, secondo le persone vicine alla questione.
Inoltre, il sito Web video di Google Youtube sta tentando di ottenere le licenze necessarie per dare inizio ad un servizio a pagamento per i video musicali e potenzialmente anche solo per le canzoni audio, hanno affermato queste persone.

Ed è evidente che, con una simile potenza di fuoco, i rischi per Apple -e per l’ecosistema iTunes- sono molto concreti. Chiunque abbia sentito anche solo parlare di un computer, avrà anche sentito le parole “Internet, Youtube e Google,” c’è poco da fare. E ora, mentre gli altri trattano e poi però lanciano anche i prodotti, Apple si è arenata ai tavoli delle trattativa da almeno cinque anni buoni. Nell’ultima puntata della vicenda, lo scorso ottobre, Bloomberg aveva previsto l’arrivo imminente del nuovo iTunes in streaming, e invece il tutto è stato congelato per il mancato raggiungimento dell’accordo sulle licenze. E intanto, la concorrenza ringrazia.

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