Come cambia il cambio


L’aggiornamento della gamma MacBook non ha fatto certo gridare al miracolo quanto a novità proposte. Tuttavia, con questo speed-bump, Apple rompe con la tradizione che voleva i prezzi in euro convertiti dal dollaro con un fattore 1:1.
Raramente era successo, infatti, che un prodotto Apple venisse proposto in Italia ad una cifra inferiore (in valore assoluto) al prezzo americano, ma anzi sovente, nonostante il cambio favorevole, il listino subiva addirittura un ritocco verso l’alto.

Le motivazioni del cambio sfavorevole operato da Apple sono sempre state ufficialmente individuate nella più elevata aliquota IVA europea, nei costi della struttura logistica della mela nel vecchio continente e nelle spese di trasporto dei prodotti.

Molte di queste motivazioni non hanno mai convinto del tutto gli osservatori e i clienti più attenti, tanto più che la moneta unica europea è ormai da lungo tempo molto forte nei confronti della divisa a stelle e striscie: attualmente un euro vale quasi 1,4 dollari rendendo la politica dei prezzi di Cupertino difficilmente giustificabile.

La nuova strategia attuata con i MacBook pare invece un nuovo punto di partenza, anche se timido, ma speriamo si continui su questa rotta.

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