Carlsberg Somersby, il sidro che prende in giro Apple

Carlsberg, il colosso mondiale della produzione birraria, ha lanciato un simpatico spot per il sidro Somersby che fa il verso alla comunicazione cupertiniana. E il motto scelto per la campagna è geniale: "meno app, più mele."
Carlsberg, il colosso mondiale della produzione birraria, ha lanciato un simpatico spot per il sidro Somersby che fa il verso alla comunicazione cupertiniana. E il motto scelto per la campagna è geniale: "meno app, più mele."

L’ultimo spot televisivo diffuso da Carlsberg per il suo sidro Somersby si apre con uno scenario evidentemente ispirato ad un importante lancio di prodotto in un Apple Store. Ci sono i giornalisti, i tavoli color betulla per l’esposizione, lo staff rigorosamente festante e vestito con la maglietta verde d’ordinanza, e c’è pure la fila all’entrata. Esattamente come con l’iPhone 5 e tutti i suoi predecessori.

Una volta entrati nel negozio, tuttavia, gli avventori vengono istruiti sulle caratteristiche del prodotto, che non è un iGingillo ma un invitante boccale di sidro. Si può scegliere tra “single core” o “dual core” ma non si parla di processori: “core” viene usato nell’accezione di “torsolo.” Inoltre, il bicchiere è completamente “wireless” ovvero privo di fili che lo colleghino al tavolo. È insomma un prodotto “ricco di contenuti e facile da usare;” basta portarlo alla bocca, e il gioco è fatto.

Un’altra Specialist illustra a un avventore il sistema di Docking brevettato che consente al bicchiere di fissarsi al bancone in modo automatico, grazie alla forza di gravità. E “scaricarlo” è perfino più semplice: basta inghiottire un sorso e il download è fatto. Per creare una connessione tra due utenti basta il semplice clic (dei bicchieri) e “boom,” problema risolto. Oltretutto, commenta un utente deliziato, questa bevanda è “estremamente ben fatta” e “funziona magnificamente sotto la luce diretta del sole.” Avrà pure poche app, ma dentro ha moltissime mele. Parola di Carlsberg.

Qualcuno già fa il conto alla rovescia in attesa che Apple sguinzagli i suoi legali e metta fine alla citazione non autorizzata, ma è possibile che anche a Cupertino vedano la cosa per quel che è, ovvero una innocua -e divertente- parodia.


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