Blocco Attivazione, tanta sicurezza in più che ha un costo per l'ambiente

Blocco Attivazione è una manna dal cielo contro i ladri, ma ha anche un lato oscuro a cui non avevamo mai pensato: può diventare un problema per l'ambiente. Ecco perché.
Blocco Attivazione è una manna dal cielo contro i ladri, ma ha anche un lato oscuro a cui non avevamo mai pensato: può diventare un problema per l'ambiente. Ecco perché.

Blocco Attivazione è la feature di Apple che lega iPhone all’account iCloud con cui viene attivato e che ne impedisce il ripristino in assenza della password originale. Una trovata geniale, il classico uovo di Colombo, che disincentiva il fenomeno del furto rendendo la vita complicata ai ladri. Ma esiste una contropartita in termini di danni ambientali su cui non ci eravamo mai soffermati.

La denuncia arriva da iFixit, in un recente editoriale al vetriolo che Walt Mossberg ha bollato come “ingiurioso.” Nientemeno. Nell’articolo in questione si legge che Blocco Attivazione “sembra un bel modo per ostacolare i tecno-ladri, ma causa anche un caos non necessario per riciclatori e ricondizionatori che si ritrovano con pile di dispositivi bloccati impossibili da riutilizzare. Ciò riduce la fornitura di dispositivi ricondizionati, rendendoli più costosi -e ovviamente, è pure un incubo ambientalistico.”

Più avanti viene fatto esplicitamente il nome di Peter Schindler, fondatore e proprietario della Wireless Alliance, una società specializzata nel recupero di vecchi dispositivi elettronici che riceve la bellezza di “quattro-seimila iPhone bloccati ogni mese” e che per ovvie ragioni deve gettare via nonostante funzionino perfettamente.

E le cose sono destinate a peggiorare. iFixit è preoccupata di quel che succederà a livello ambientale una volta che Blocco Attivazione sarà presente pure su tutti i Mac; la feature infatti per il momento è disponibile solo sui modelli con chip T2, tipo il nuovo Mac Pro, ma in futuro sarà estesa all’intero catalogo. Una strategia che, dal punto di vista della tutela dell’utente, ha perfettamente senso, ma che potrebbe portare a cataste di Mac irrecuperabili.

“È un articolo ingiurioso,” commenta su Twitter Mossberg. “Condanna una grandiosa feature di #Apple che scoraggia i ladri dal sottrarre i vostri dati e li disincentiva a rubarvi il Mac. In pratica mette il business della società -l’industria del recupero- davanti a sicurezza e privacy.”

Il che è certamente vero, come è incontestabile che Blocco Attivazione costituisca un danno per l’ambiente; sono due fenomeni che coesistono e contro cui non c’è una soluzione semplice. Per iFixit, Apple dovrebbe “implementare un bypass che consenta a riciclatori e ricondizionatori certificati di sbloccare i dispositivi donati, se non sono stati contrassegnati come persi o rubati” ma si tratta di un escamotage poco pratico. Praticamente parliamo di una backdoor nel sistema che si presta a usi leciti e abusi illeciti, dunque la scarteremmo.

Forse, sarebbe molto più semplice che chi dona o rivende il telefono, si sincerasse prima di averlo sbloccato. Mettere su un sistema del genere, facilitando la comunicazione tra chi cede e chi accetta il dispositivo, sarebbe il modo più immediato e probabilmente equilibrato per soddisfare due legittime ma antitetiche esigenze.

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