Apple Watch, ecco altri due modi in cui può salvare vite umane

Una nuova ricerca conferma l'elevata affidabilità di Apple Watch riguardo il rilevamento di due importanti segnali sullo stato di salute degli utenti: ipertensione e apnea notturna. Si parla di salvare potenzialmente milioni di persone.
Una nuova ricerca conferma l'elevata affidabilità di Apple Watch riguardo il rilevamento di due importanti segnali sullo stato di salute degli utenti: ipertensione e apnea notturna. Si parla di salvare potenzialmente milioni di persone.

Una nuova ricerca conferma l’elevata affidabilità di Apple Watch riguardo il rilevamento di due importanti segnali sullo stato di salute degli utenti: ipertensione e apnea notturna. Si parla di salvare potenzialmente milioni di persone.

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Apple Watch ha ancora molte potenzialità inespresse; così com’è, infatti, e senza la necessità di aggiungere altri sensori, sarebbe in grado di rilevare non soltanto le anomalie del battito cardiaco, ma perfino altre due condizioni spesso trascurate ma molto, molto pericolose.

Stando ad uno studio dell’Università di San Francisco, infatti, Apple Watch può riconoscere correttamente l’apnea notturna nel 90% dei casi, e può diagnosticare una pressione sanguigna elevata con l’82% di accuratezza.

L’apena notturna rappresenta un problema per 6 milioni di italiani, anche se quelle di grado severo ne colpiscono 2 milioni. Quel che accade è che si smette di respirare durante il sonno per 10-30 secondi (a volte anche un minuto), e ciò può portare perfino alla morte. I sintomi più comuni durante il sonno sono: russamento, pause nel respiro, sonno poco ristoratore e spesso interrotto, risvegli con bocca asciutta, sudorazione. Di giorno, invece, si ha stanchezza, sonnolenza, aggressività, difficoltà di concentrazione e varie altre sintomatologie. Si stima che solo 2-300 mila persone si curino correttamente, perché gli altri semplicemente non sanno di essere malati.

L’ipertensione invece, anche detta killer silenzioso, è una condizione che non dà sintomi evidenti ma che sul lungo andare è causa di malattie cardiovascolari come l’infarto del miocardio, l’ictus cerebrale o lo scompenso cardiaco. E considerato che tocca almeno 16 milioni di italiani, è evidente che una qualche forma di monitoraggio pressorio instillato direttamente in uno smartwatch potrebbe contribuire a risparmiare un numero enorme di vite umane.

La visita dal medico curante, infatti, spesso viene rimandata e non sempre è possibile osservare in studio le condizioni pre-patologiche o patologiche; un dispositivo che controlli costantemente l’utente nel confort di casa sua invece, produce una fotografia decisamente più affidabile del suo stato di salute e dell’evoluzione di determinati problemi.

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