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Sebbene il fatto che il
abbia
non sia propriamente una novità, la scelta di adottare un nuovo formato per la scheda SIM lo è senza ombra di dubbio. La scheda SIM, contenente i nostri contatti e le informazioni del gestore telefonico, è un pezzo di plastica delle dimensioni di 15 x 25mm. Il formato adottato da Apple per il suo
è, invece, il Micro SIM (formato ISO noto come
): una versione ridotta di 12 x 15mm, circa il 52% più piccola.
Inutile dirlo, non è fisicamente compatibile con i nostri telefoni cellulari. Questa scheda è stata sviluppata dal ETSI (European Telecommunications Standards Institute) per offrire un maggior spazio di memorizzazione (per le applicazioni dei carrier), aumentare le funzionalità di controllo e sicurezza. Il formato più piccolo aiuta l’installazione del chip in dispositivi più ridotti.
Francamente, non si può definire l’iPad un dispositivo “ridotto” e al momento non si riesce a trovare una spiegazione plausibile che giustifichi il cambio di formato, a meno del “voler essere diversi” (dopo tutto si tratta dell’azienda che ha introdotto il
). E’ molto probabile tuttavia che la spiegazione sia più semplice del previsto. Il formato Micro-SIM non è tra le priorità delle industrie che operano nel settore GSM, questo fatto si traduce nell’impossibilità degli utenti di trovare alternative commerciali al carrier imposto/scelto da Apple.
Se ragionassimo in prospettiva di AT&T, per esempio, il nuovo formato è sicuramente meglio di un blocco software: non è più possibile scaricare del
e passare ad un altro operatore. Sono davvero così cattivi? Probabilmente no. Il 6 gennaio 2010 T-Mobile (in partnership con Lok8u GPS)
di voler adottare lo stesso formato in USA. Ci vorrà del tempo per iniziare la distribuzione dei chip, ma negli States qualcosa si muove. E nel nostro paese? Quali sono le probabilità di commercializzare l’iPad 3G?
Aggiornamento: I nostri lettori ci hanno prontamente segnalato che non vi sono differente funzionali e tecniche tra una Micro SIM ed una classica SIM. L’unica differenza è d’ingombro: basta tagliare parte della plastica di una normale scheda SIM per tramutarla in Micro-SIM. ETSI, l’ente europeo che ha ratificato il nuovo formato di scheda,
ciò che i nostri utenti sostengono.
[Via
]