App Store, nuova multa dall'Antitrust dei Paesi Bassi

L'Autorità per il mercato e i consumatori (ACM) dei Paesi Bassi ha comminato un'altra multona ad Apple per l'App Store. È la seconda.
L'Autorità per il mercato e i consumatori (ACM) dei Paesi Bassi ha comminato un'altra multona ad Apple per l'App Store. È la seconda.

L’Autorità per il mercato e i consumatori (ACM) dei Paesi Bassi ha comminato un’altra multa ad Apple di 5 milioni di Euro per la gestione dell’App Store. Da tempo, l’antitrust locale chiede esplicitamente a Cupertino di consentire metodi alternativi di pagamento sul proprio bazaar software, ma ad oggi si ritiene molto “delusa” dagli scarsi risultati ottenuti.

La legislazione nazionale prevede che, in caso di infrazione reiterata, Apple possa essere colpita da una multa di 5 milioni di Euro a settimana fino a un massimo di 50 milioni o fino alla completa ottemperanza delle richieste avanzate da ACM. Ciò spiega come mai siamo arrivati già alla terza multa in poco tempo.

A giudizio di ACM, infatti, Apple avrebbe cannato la scadenza del 15 gennaio per aprire definitivamente agli sviluppatori su iOS la possibilità di proporre sistemi di pagamento alternativi ad iTunes. Cupertino ha già aggiornato il blog sviluppatori due volte, ma da ACM ritengono inadeguato il lavoro fatto finora. Scrive Reuters:

Apple, che non è stato possibile raggiungere per un commento, ha aggiornato due volte le informazioni sul proprio blog per conformarsi alle richieste olandesi. Tuttavia, l’ACM ha affermato lunedì di non aver ricevuto sufficienti informazioni dalla società USA per poter stabilire se Apple sia davvero in regola o meno con le richieste.

“ACM è delusa dal comportamento e dalle azioni di Apple” si legge in un comunicato stampa, sottolineando che le Corti olandesi hanno confermato questa decisione, trovando il comportamento di Apple in violazione delle leggi sulla competizione.

A questo punto non è chiaro cosa accadrà, ma i Paesi Bassi hanno facoltà di multare Apple per altre 7 settimane, il che se non altro le darà tempo di pensare a una strategia per affrontare la questione.

Dal canto suo Apple si è appellata a questa decisione, sostenendo che un sistema di pagamento alternativo costituisce un rischio di sicurezza per i propri utenti; ciononostante ha consentito agli sviluppatori di scegliere tra un sistema di pagamenti esterno o un sistema alternativo in-app. Ma questa soluzione tecnica è stata giudicata inadeguata: per l’ente regolatore, Apple dovrebbe consentire entrambe le opzioni contemporaneamente. Appuntamento tra una settimana per la prossima puntata.

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