Anche a Singapore si va a scuola con iPad


Mentre altrove i fondi per scuola pubblica e ricerca -preziosa linfa vitale e presupposto di qualunque ripresa economica- vengono falcidiati a colpi di machete, nella ricca Singapore quattro licei si sono uniti in un progetto ambizioso: sostituire l’intero parco libri con un iPad. Spesa totale dell’esperimento, 00.000.

Al momento, sono stati forniti 140 tablet ad altrettanti studenti, più una decina per il corpo docente. L’idea di base, comunque, è di espandere il programma ad un numero sempre maggiore di distretti scolastici, e gli studenti -manco a dirlo- rispondono con entusiasmo alle domande dei giornalisti:

Se i professori ci dicono di visitare un sito Web, noi possiamo andarci subito e fare lì i nostri compiti

E anche i presidi lodano l’iniezione di autonomia che il nuovo metodo di studio comporta:

L’iPad è stato scelto perché consente un nuovo metodo d’insegnamento grazie al quale agli studenti è fornita maggiore libertà di apprendere da sé, invece di affidarsi esclusivamente al docente come nelle classi tradizionali.

Niente di nuovo sotto il sole, comunque. Non molto tempo fa anche lo stato di New York aveva intrapreso un progetto simile dotando di circa 2.000 iPad il proprio sistema scolastico.

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