Final Cut Server - I dettagli


Parallelamente a Final Cut Studio 2, Apple ha presentato al NAB anche un nuovo prodotto dedicato al video professionale: Final Cut Server.

I tecnici di Cupertino sono partiti da un presupposto: ormai il video digitale ha soppiantato quello tradizionale nell’industria. Questo significa la moltiplicazione dei progetti digitali e la necessità di archiviare quantità sempre maggiori di dati.
Di qui l’apertura del mercato verso i Media Asset Management Devices, ovvero dispositivi con la funzione di archiviare e catalogare progetti digitali.
Apple entra in questo mercato di prepotenza, con Final Cut Server, prodotto con ambizioni ancora più ampie.

L’obiettivo di Final Cut Server è quello di diventare lo strumento unico di gestione del lavoro della casa di produzione, piccola o grande che sia. Dalla già citata catalogazione, si passa alla gestione dei flussi di lavoro, alla loro tracciabilità e alla automazione delle operazioni più complesse .
Seppur con alcune ovvie limitazioni, Final Cut Server si propone come segreteria di produzione digitale.

La piattaforma operativa di Final Cut Server è Mac OS X, su cui gira l’applicazione server. Sul versante client la parola d’ordine sarà, invece, cross-platform: Mac OS, Windows ma anche (ma sono solo voci di corridoio del NAB) iPhone.
L’hardware di elezione di Final Cut Server è rappresentato da Mac Pro, Xserve e Xserve RAID.

Apple sembra voler spingere fortemente questo prodotto, partendo da una politica commerciale particolarmente aggressiva. Final Cut Server parte da 999$ in versione 10 client per arrivare a 1999$ per la versione a client illimitati.
La disponibilità è prevista per l’estate.

Se avrà successo, Final Cut Server potrà rivoluzionare il modo di lavorare di molti studi di produzione.

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