I termini del servizio di iTunes sono diventati un fenomeno culturale: come è successo?

Chi di voi legge veramente i termini di servizio, noti anche come terms of service o TOS e gli EULA (end user license agreements) ogni volta che scarica un software? Generalmente quasi nessuno si prende la briga di farlo, accettando ad occhi chiusi. Qualche anno fa una compagnia ha dimostrato che quasi nessuno legge i lunghi e noiosi TOS e ha fatto un esperimento: nei termini ha promesso 1.000 dollari alla prima persona che, leggendoli tutti, avesse reclamato i soldi. Sono passati quattro mesi e ben 3.000 download prima che qualcuno si facesse sentire.

Per qualche ragione, i termini e le condizioni associate ad iTunes hanno superato l’indifferenza diventando una specie di icona culturale a parte rispetto ad iTunes stesso. Probabilmente l’aura mediatica che Apple ha da sempre ha contribuito al fenomeno, recentemente analizzato da CNN. Il canale ha chiesto ad alcuni avvocati di leggere attentamente il documento da 56 pagine e segnalare i punti ritenuti degni d’interesse. Il vero fenomeno si è scatenato però con un episodio del cartone animato South Park: una parodia ben studiata dei termini di servizio di iTunes, che nessuno legge e che uno dei protagonisti accetta, scoprendo di aver dato il proprio consenso per essere utilizzato come “pezzo umano” nell’ibrido HumancentiPad (presa in giro del film horror Human Centipede, in cui un medico pazzo unisce tre persone tramite la bocca e l’ano per formare un millepiedi umano. In questo caso il protagonista viene unito ad altre due persone, insieme ad un iPhone e un iPad).

Non viene risparmiato neanche Steve Jobs, che viene rappresentato come un visionario quasi pazzo pronto a tutto per le proprie creazioni. CNET ha invece richiesto al famoso attore drammatico Richard Dreyfuss di recitare porzioni dei termini di servizio di iTunes:

Fino a dove si spingerà il fenomeno? Cos’altro si inventeranno?

[Via TechDirt]

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