Tangenti Apple: nessun segreto commerciale verrà rivelato durante il processo a Paul Devine



Paul Devine, il manager Apple arrestato ad agosto e accusato di aver accettato tangenti in cambio di segreti commerciali, ha accettato che questi segreti non vengano rivelati durante il processo. In pratica Devine ha sottoscritto una clausola per la quale i dettagli riguardando dati sensibili e ancora sotto trademark Apple non vengano resi pubblici, rimanendo sotto stretto segreto giudiziale.

La richiesta di mantenere sotto segreto i dati commerciali sensibili legati ad Apple è venuta dal pubblico ministero. Il timore è che il materiale sequestrato e relativo all’inchiesta (dischi, documenti ed e-mail) possa contenere informazioni “che dovrebbero rimanere segrete e sono di fatto segreti commerciali di proprietà di Apple”.

Di contro, Paul Devine potrà contestare la forma nella quale l’accusa usa questo materiale contro di lui, ha specificato il suo avvocato Raphael Goldman.

Ricordiamo che Devine è accusato di aver venduto a società asiatiche informazioni confidenziali riguardando accessori per iPhone e iPod. Questi dati hanno, in teoria, permesso a compagnie come Cresyn o Jin Li Mould Manufacturing di ottenere condizioni migliori nei contratti negoziati con Apple.

Paul Shin Devine è accusato di 23 capi d’imputazione, fra cui riciclaggio di denaro e frode elettronica (“wire fraud” nella giurisprudenza statunitense), per i quali potrebbe venire condannato a 20 anni di carcere.

[Via Bloomberg|Foto astantin]

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