Studio Display: 4 limitazioni shock da sapere prima dell'acquisto

Lo Studio Display è potente, robusto e di elevata qualità, ma non è perfetto. Ecco 4 sorprendenti limitazioni da conoscere prima dell'acquisto.
Lo Studio Display è potente, robusto e di elevata qualità, ma non è perfetto. Ecco 4 sorprendenti limitazioni da conoscere prima dell'acquisto.

Il nuovo Studio Display è semplicemente spettacolare; costa tanto ma d’altro canto può contare su Display Retina 5K da 27″, videocamera da 12MP con ultra-grandangolo, tre microfoni e sei altoparlanti con audio spaziale, Hey Siri e processore A13 Bionic. Ciononostante non è perfetto: ecco 4 limitazioni shock che dovresti conoscere prima di un eventuale acquisto.

Supporti Non Intercambiabili

Lo Studio Display è disponibile con 3 supporti diversi:

  • Sostegno a inclinazione regolabile
  • Sostegno a inclinazione e altezza regolabili
  • Supporto VESA

La brutta notizia è che questi supporti sono integrati nel display e ciò significa che non sono intercambiabiliin altre parole, se le tue esigenze cambiano dopo l’acquisto, dovrai letteralmente rivendere il tuo Studio Display e comprarne un altro col tipo di sostegno che ti serve.

Supporto Limitato iPad

Guardando alla pagina delle specifiche ufficiali dello Studio Display sul sito Apple, si scopre che l’ultimo monitor di Cupertino è compatibile con un ristretto numero di dispositivi. Questi sono i Mac supportati (aggiornati a macOS Monterey 12.3 o versioni successive):

  • Mac Studio (2022)
  • MacBook Pro 16″ (2019 o successivo)
  • MacBook Pro 14″ (2021)
  • MacBook Pro 13″ (2016 o successivo)
  • MacBook Pro 15″ (2016 o successivo)
  • MacBook Air (2018 o successivo)
  • Mac mini (2018 o successivo)
  • Mac Pro (2019 o successivo)
  • iMac 24″ (2021)
  • iMac 27″ (2017 o successivo)
  • iMac 21,5″ (2017 o successivo)
  • iMac Pro (2017)

Questi invece sono modelli di iPad supportati (aggiornati a iPadOS 15.4 o versioni successive):

  • iPad Pro 12,9″ (3ª generazione e successive)
  • iPad Pro 11″
  • iPad Air (5ª generazione)

Ciò significa che, laddove sul fronte Mac si arriva fino al MacBook Pro del 2016, per quanto concerne iPad la compatibilità è limitata esclusivamente ai modelli più recenti. Qualcuno si è chiesto come mai, e la spiegazione l’ha data Steve Troughton-Smith: il problema è il tipo di porta montata sugli iPad più vecchi.

Gli iPad Pro e l’ultima generazione di iPad Air includono infatti una porta USB-C che consente un throughput di 10Gbps; si tratta del massimale previsto dal protocollo USB 2.1 Gen 2. Ma iPad Air di 4ª generazione e iPad mini 6 includono una USB 3.1 Gen 1 che si ferma a soli 5Gbps. Questo standard in altre parole permette di gestire un singolo display con risoluzione massima 4K a 30 Hz, non di più.

Niente Panno di Pulizia

A differenza del Pro Display XDR, la confezione dello Studio Display non include alcun panno di pulizia per spolverare lo schermo. Il che è un problema, soprattutto se si acquista il modello con vetro nanotexture. Ciò implica che, al costo monstre dello schermo, occorrerà aggiungere altri 25€ per lo speciale panno di Apple.

“Il panno per la pulizia in morbido materiale non abrasivo pulisce in modo sicuro ed efficace tutti i tipi di display Apple, ed è perfetto anche per il vetro con nano-texture.”

Esattamente come nel caso del Pro Display XDR, infatti, usare un volgare panno del supermercato potrebbe danneggiare il delicato rivestimento nanotexture. Sull’argomento, Apple ha diverse raccomandazioni:
“Utilizza solo il panno asciutto che ti è stato fornito assieme al display per rimuovere polvere o macchie dallo schermo. Non aggiungere acqua né altri liquidi per ripulire il vetro con nanotexture. Non usare mai panni diversi per pulire il vetro con nanotexture. Se perdi il panno di pulizia incluso, puoi contattare Apple per ordinarne uno nuovo.”
Col vetro normale, in ogni caso, nessun problema particolare: qualunque panno in microfibra appena inumidito sarà più che sufficiente.

Cavo Incluso Corto

Il cavo Thunderbolt incluso nella confezione dello Studio Display è lungo solo 1 metro. Chi ha necessità di coprire un’estensione superiore, può acquistare a parte un cavo più lungo, ma non sarà a buon mercato. Le opzioni sono due:

  • Cavo Thunderbolt 4 Pro da 1,8 metri a 149€
  • Cavo Thunderbolt 4 Pro da 3 metri a 179€

Se qualcuno si stesse (e giustamente, diremmo) domandando come sia possibile anche solo concepire un cavo da quasi 200€, la risposta la dà Apple:

Con questo cavo da 1,8 metri trasferisci dati via Thunderbolt 3, Thunderbolt 4 e USB 4 fino a 40 Gbps, e via USB 3.1 Gen 2 fino a 10 Gbps; Il cavo supporta le periferiche video DisplayPort (HBR3) e la ricarica fino a 100W. Ha un rivestimento nero intrecciato, si avvolge e non si attorciglia. Puoi usarlo per collegare un Mac con porta Thunderbolt 3 o Thunderbolt 4 a monitor e dispositivi Thunderbolt (USB-C) e USB, come Studio Display, Pro Display XDR, dock e dischi esterni.

In pratica, parliamo dell’unico cavo del mercato (fino ad oggi) che supporta le seguenti feature:

  • Trasferimento dati fino a 40 Gbps
  • Trasferimento dati via USB 3.1 Gen 2 fino a 10 Gbps
  • Uscita video DisplayPort (HBR3)
  • Possibilità di collegare dispositivi e monitor Thunderbolt (USB-C) e USB
  • Fino a 100W in uscita
  • Speciale rivestimento intrecciato, che permette al cavo di avvolgersi senza attorcigliarsi
  • Possibilità di collegare in serie fino a sei dispositivi Thunderbolt 3

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