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Un buon numero di editori hanno reagito commentando le
. Il CEO di Apple aveva
. La tecnologia era stata anche etichettata come insicura e “divoratrice di CPU”, sebbene convertire materiale Flash in HTML5 era “cosa banale” a detta dello stesso CEO.
Gli editori e gli sviluppatori hanno inviato una gran quantità di
sin da quando cominciò a prendere piede l’anti-propaganda.
“Richiede ampi cambiamenti trasversali” ha dichiarato un produttore di una rivista rimasta anonima. “Inoltre, l’utilizzo di Flash per la grafica interattiva non è sostituibile. Non solo slide-show, ma soprattutto le sezioni speciali e le presentazioni interattive possono essere incapsulate facilmente e velocemente nella pagine”.
“Steve non ha considerato il fatto che il mondo del web è una pletora di impalcature, molto spesso prive di esperienza, ed un’accozzaglia sperimentale fuse insieme per soddisfare la domanda della clientela,” dice un designer freelance. “Non tutti hanno un team di esperti che lavora a tempo pieno per aderire alla perfezione con quanto gli ingegneri di Mr.Mac offrono…”
A prescindere dalla critiche, molti editori stanno tentando di lavorare seguendo i termini di Apple. National Public Radio ed il Wall Street Journal stanno entrambi lavorando per creare una
dei loro siti, senza utilizzare Flash.
Anche Adobe offre un tool,
, che consente automaticamente di convertire le
basate su Flash in codice eseguibile su
, sebbene la decisione di Apple di bannare l’applicazione in questione lascia molti sviluppatori piuttosto “arrabbiati”.
[Via
]