iPod touch e iOs 4.3: artefatti video

Porterà pure prestazioni nettamente migliori su tutti i dispositivi Apple, ma qualche problema ce l’ha pure lui. Pare infatti che iOS 4.3, rilasciato nei giorni scorsi, porti a diversi artefatti video sugli iPod touch senza contare la lentezza all’avvio delle WebApp salvate nella home.

I problemi si manifestano sotto forma di segni intermittenti in alcune porzioni dell’interfaccia, come schermata di blocco, popup e icone di stato, spesso con effetto “neve” e corruzione grafica; problemi che tuttavia non colpiscono tutti gli utenti, e che scompaiono e ricompaiono un po’ a proprio piacimento. Al momento Apple non si è ancora pronunciata sulla questione, ma è chiaro che possiamo aspettarci un qualche aggiustamento a strettissimo giro, anche perché né il riavvio né il ripristino sembrano produrre effetti apprezzabili, almeno fintanto che si resta su iOS 4.3.

Nel frattempo, dal Register arriva la scoperta che le WebApp salvate nella schermata home in iOS 4.3 sono estremamente meno veloci e reattive rispetto a quelle caricate direttamente da Safari o rispetto alle stesse app native. Un difetto causato da due ragioni principali. Una è che le WebApp non riescono a usufruire della cache HTML5 nonostante questa sia une delle novità effettivamente implementate in iOS 4.3, e l’altra è che il nuovo e velocissimo motore JavaScript Nitro per il momento funziona esclusivamente all’interno di Safari:

“Essenzialmente ci sono due diversi motori JavaScript” afferma Alex Kessinger, […].”Non stanno usando il nuovo JavaScript con le applicazioni lanciate dalla schermata home.”

Un bel guaio, senza contare che nell’ultima versione dell’OS di Apple le WebApp funzionano in “modalità sincrona” piuttosto che asincrona, cosa che secondo alcuni può aver contribuito a produrre gli artefatti grafici di cui dicevamo sopra. Qualcuno penserà che si tratti di un innocente bug, per così dire, che andrà semplicemente corretto. Per altri, è il modo subdolo con cui Cupertino tenta di disincentivare gli utenti all’abitudine alle WebApp in favore di quelle native, acquistabili su App Store. E a pensar male qualche volta ci si azzecca pure.

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