Safari, prestazioni al top grazie alle novità in JavaScript

Apple sta lavorando ad alcuni importanti miglioramenti sul motore JavaScript di Safari. Presto, insomma, è lecito aspettarsi un balzo in avanti per quanto concerne le prestazioni.
Apple sta lavorando ad alcuni importanti miglioramenti sul motore JavaScript di Safari. Presto, insomma, è lecito aspettarsi un balzo in avanti per quanto concerne le prestazioni.

Come noto, WebKit è il motore di rendering Open Source per browser che batte da sempre nel cuore di Safari per Mac e iOS, e che qualche anno fa è stato adottato anche da Google per il suo Chrome (anche se ora è passato ad un fork, cioè una sorta di spin-off rispetto al progetto originale ribattezzato Blink). In queste settimane, Apple sta lavorando per includere importanti aggiornamenti sia in WebKit che in Nitro, il suo motore JavaScript, con l’intento di rendere il browser con la mela molto efficiente e competitivo; gli update, chiamati “FTLJIT,” daranno filo da torcere all’omologo di Google V8 e al motore JavaScript SpiderMonkey di Mozilla.

FTLJIT è considerato ancora sperimentale, per cui anche se è stato reso disponibile nel port di WebKit per OS X, non è stato ancora effettivamente attivato. Occorre farlo manualmente con i flag da riga di comando.
Una caratteristica che potrebbe far spiccare FTLJIT, è la sua capacità di far girare incredibilmente bene il codice che non è stato specificamente ottimizzato per asm.js di Mozilla. Ogni motore JavaScript è in grado di far girare il codice asm.js, ma solo SpiderMonkey di Mozilla porta in dote le ottimizzazioni specifiche per asm.js, e fino ad ora nessun altro browser ha osato seguire le orme di Mozilla.

Le versioni preliminari del motore hanno già adesso prestazioni capaci di stracciare tutti i competitor; solo Mozilla se la cava ancora meglio, visto che è tutta tecnologia sviluppata in casa, ma la situazione rischia di ribaltarsi quanto prima.

JavaScript è una tecnologia fondamentale per l’interazione con le pagina Web, i servizi e i componenti multimediali, oltreché per caricare contenuti dinamici senza dover aggiornare l’intera pagina. È una delle meraviglie che hanno reso possibili cose come Google Docs o iWork per iCloud:

Approfondisci: iWork per iCloud, la suite di produttività Apple sbarca sul Web

E visto che costituisce una componente chiave per l’Internet dei nostri giorni, non sorprende l’attenzione che i colossi dell’high-tech gli dedichino tanta importanza da anni.

Approfondisci: Motori di Rendering, cosa sono e come si differenziano, su DownloadBlog

Qui di seguito, trovate una bellissima Gallery con gli screenshot dei primi browser della storia informatica, molti dei quali sono nati per Linux e Mac. Senza JavaScript Internet non sarebbe altrettanto bello e multiforme com’è oggi, e probabilmente somiglierebbe di più a queste immagini.

I primi Browser della storia

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