Safari più veloce grazie ad una modifica in JavaScript [Aggiornato]

Grazie al lavoro di Filip Pizlo, recentissimamente assunto nel team di sviluppo Apple dedicato a WebKit, presto Safari diventerà ancora più veloce di prima. Ecco perché.
Grazie al lavoro di Filip Pizlo, recentissimamente assunto nel team di sviluppo Apple dedicato a WebKit, presto Safari diventerà ancora più veloce di prima. Ecco perché.


Una delle ultime assunzioni fatte a Cupertino ha già dato i suoi frutti. Il nuovo ingegnere assoldato nel team di sviluppo WebKit ha infatti creato un nuovo interprete a basso livello capace di processare JavaScript con un approccio di tipo “triple-tier” e garantire guadagni prestazionali dell’ordine del 200%.

Gran parte del merito è di Filip Pizlo, assunto lo scorso dicembre proprio per rinfoltire le fila del gruppo che lavora a Webkit. L’intuizione da sola ha apportato un contributo notevole che avrà ripercussioni positive molto al di là del cerchio della comunità d’utenti Apple; il nuovo codice è stato infatti reso disponibile come software Open Source, e per questa ragione potrà presto essere inglobato anche in Safari, Chrome, iCab, OmniWeb, iOS, WebOS e perfino nel motore di navigazione di Steam.

Stando quanto si legge, il nuovo interprete “è 2-2,5 volte più veloce del vecchio coi benchmark SunSpider, V8 e Kraken” e può garantire “miglioramenti a doppia cifra nei siti Web del mondo reale” grazie alla riduzione della quantità di codice che deve essere tradotta dalla JIT o dalla bytecode virtual machine.

Ovviamente, la maggiore velocità sarà tangibile esclusivamente con codice JavaScript in esecuzione, ma in generale gli utenti ne beneficeranno soprattutto con animazioni, transizioni, applicazioni Web e widget più scattanti e fluidi, probabilmente già con Safari 5.2. Si tratta solo di una delle tante migliorie apportate al codice di WebKit nel corso degli anni e che hanno contribuito nel complesso a rendere Safari e Chrome due tra i browser più snelli in circolazione.

[Aggiornamento]

Come correttamente indicato da Parrot, l’interprete JavaScript di Chrome non è quello Apple ma il V8, sviluppato internamente da Google. Per questa ragione, e a meno che a Mountain View non decidano un improbabile cambio della tecnologia sottostante, è errato dire che Chrome beneficerà delle novità.

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