H.265 alle porte: l'industria si prepara

Con l'arrivo di video di qualità elevatissima (si parla di 4K e 8K), il codec H.264/MPEG-4 inizia ad arrancare, non riuscendo a sostenere il flusso di dati per decodificare abbastanza rapidamente i video 4K. L'industria deve adattarsi rapidamente al nuovo standard H.265.
Con l'arrivo di video di qualità elevatissima (si parla di 4K e 8K), il codec H.264/MPEG-4 inizia ad arrancare, non riuscendo a sostenere il flusso di dati per decodificare abbastanza rapidamente i video 4K. L'industria deve adattarsi rapidamente al nuovo standard H.265.

Le specifiche dello standard di compressione video MPEG-H 2 o H.265/HEVC (High Efficiency Video Coding) sono state approvate dalla Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), ciò permetterà per un futuro prossimo una qualità d’immagini comparabile al H.264, ma con la metà dei dati. Ciò vuol dire una trasmissione video accelerata e la possibilità di usare qualità ancora più elevate. Adesso bisogna produrre dispositivi capaci di decodificare lo standard H.265 abbastanza rapidamente per vedere in modo fluido i video 4K.

Ci sono due modi di decodificare un flusso video ultra HD 4K. Il primo prevede l’uso di un software di conversione, il secondo consiste in una soluzione hardware, ossia usare un DSP (Digital Signal Processeur o processore di segnale digitale), che spesso si trova nella GPU del dispositivo.

La soluzione hardware è la più efficace e la più rapida, ma è anche quella più complessa da integrare in una piattaforma mobile come iPad o iPhone perché la GPU che macina dati consuma risorse e genera calore.

Imagination Technologies ha da poco presentato il decoder PowerVR D5500 per i suoi chip PowerVR Series 5; questi saranno i primi chip grafici capaci di decodificare nativamente i video H.265, raggiungendo risoluzione 4K. Già si parla di un accordo per integrare il PowerVR D5500 nel chip A7 di Apple, che sarà montato sugli iPad e iPhone di nuova generazione. Ricordiamo che la partnership fra Apple e VideoLogic/Imagination Technologie è di lunga data, da quando Apple usava i chip prodotti da VideoLogic per gli Apple II GS, e che Apple è azionaria del 10% dell’azienda di hardware.

Le altre case costruttrici di smartphone cercano soluzioni simili. Qualcomm ha recentemente presentato la CPU SnapDragon 800, una delle soluzioni più avanzate per decodificare i video H.265, ma nessun smartphone è attualmente basato su questo chip. Sony ha annunciato che il Full HD Xperia Z Ultra userà il chip Qualcomm, ma sarà disponibile solo a settembre. Forse anche HTC e Samsung adotteranno una versione di SnapDragon 800 per, rispettivamente, HTC One e Galaxy S4, ma nulla è stato confermato ancora.

Decodificare i video con un software dedicato è una soluzione più rapida che montare processori con un’architettura nuova, sempre soggetta a problemi di driver. Molte aziende lavorano già su SDK per sviluppatori che permettono di visualizzare video H.265 nelle app. La maggior parte delle soluzioni è in fase beta, allo stato attuale, ossia non sono disponibili per un ampio pubblico.

A Cupertino, gli ingegneri stanno probabilmente lavorando sui codec video per QuickTime. Probabilmente i nuovi codec saranno resi disponibili a tutti, con un semplice aggiornamento di sistema; è da scartare l’opzione a pagamento, come avvenne per i codec complementari di QuickTime Pro.

Tutto sembra indicare che l’industria sia in ritardo, per quanto riguarda l’adozione dello standard H.256. Apple, con i suoi accordi con Immagination Technologies, è forse qualche passo avanti rispetto alla concorrenza, sempre che decida di montare una GPU che decodifichi nativamente i video 4K nei suoi prossimi iPhone 5S o iPhone 6.

Via | macg

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