"One More Thing," Swatch deposita la storica frase di Steve Jobs

Avete presente il "One More Thing" di Steve Jobs? Cioè la frase che, alla fine di ogni keynote Apple, prelude ad una succosa sorpresa finale? Ora non potranno più usarla: Swatch l'ha appena registrata come marchio.
Avete presente il "One More Thing" di Steve Jobs? Cioè la frase che, alla fine di ogni keynote Apple, prelude ad una succosa sorpresa finale? Ora non potranno più usarla: Swatch l'ha appena registrata come marchio.

Avete presente il One More Thing di Steve Jobs? Cioè la frase che, alla fine di ogni keynote Apple, prelude ad una succosa sorpresa finale? Ora non potranno più usarla: Swatch l’ha appena registrata come marchio.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/58549/tutti-gli-one-more-thing-di-steve-jobs-in-un-unico-video”]Quando c’era Steve Jobs sul palco dei keynote, non ce ne voglia Tim Cook, si respirava un’atmosfera diversa. Un’atmosfera fatta anche di attesa per quello che sarebbe poi stato il “One more thing.” Eccoli tutti raccolti.[/related]

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A onor del vero, one more thing era anche la frase dell’ispettore Colombo interpretato da Peter Falk; ma poi, è passata di mano allo storico iCEO, e da allora è stata spesso utilizzata durante le presentazioni di Apple, anche da Tim Cook per lanciare ad esempio Apple Watch. Di sicuro, nessuno la ricollega agli orologi Swatch, eppure la società svizzera l’ha registrato in Germania lo scorso novembre.

E già che c’era, ha coperto da proprietà intellettuale anche un altro motto: Tick Different, evidentemente ispirato allo storico Think Different di Cupertino.

Sono le avvisaglie dello scontro che si profila all’orizzonte della terra degli smartwatch; là dove si consumerà il redde rationem tra Apple e i produttori svizzeri.

Jonathan Ive, il responsabile del design Apple, lo disse senza mezzi termini: “La svizzera è spacciata” e manco a farlo apposta -anzi sì- la Federazione dell’industria orologiera svizzera ha certificato lo scorso giugno il primo calo dell’export degli orologi svizzeri tradizionali dal 2009 ad oggi. E tra i sospettati c’è ovviamente Apple Watch.

Insomma, magari siamo ancora lontani dalla battaglia finale, ma è innegabile che da quelle parti si respiri un certo nervosismo.

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