MacBook Air: il portatile che vende meglio


Le vendite della seconda generazione di MacBook Air sembrano andare a gonfie vele. E’ questo il responso di Mark Moskowitz, analista per JP Morgan, frutto di un’indagine condotta con i fornitori di Apple. Il prodotto in questione è sul mercato da meno di 6 mesi. Nella presentazione dell’ultimo trimestre fiscale di Apple, l’azienda stimava d’averne venduti già 420.000, dichiarando una crescita del 333% anno dopo anno, e del 326,8% trimestre dopo trimestre. La nuova versione del notebook è stata commercializzata solo il 20 ottobre 2010.

Moskowitz descrive l’attuale MacBook Air come un “quasi tablet” che eredita caratteristiche dall’iPad, come la sottigliezza, l’alta portabilità e la capacità di avviarsi in pochissimo tempo. A questi indubbi vantaggi si aggiungono quelli legati al suo essere portatile: tastiera fisica e sistema operativo completo che può essere utilizzato per lavori professionali (nel limite del possibile).

Moskowitz ha commentato così i risultati del suo studio:

“Riteniamo che il tasso di crescita del MacBook Air subirà una moderata fase di assestamento, ma ci aspettiamo che il prodotto aumenti il suo contributo nelle vendite complessive di Mac per il comparto professionale”


Ha anche osservato che il quarto trimestre del 2010 è stato il primo nel quale il MacBook Air ha rappresentato più del 10% dei Mac venduti, addirittura il 15% delle vendite di portatili. Nel 2009, invece, era sul 5% delle vendite.

Ci si aspetta che il portatile ultra-leggero di Cupertino possa diventare uno dei più venduti in Apple grazie al costo di base molto contenuto (99). Durante lo scorso trimestre ha generato 59,3 milioni in ricavi. Assumendo che Apple riesca ad aumentare i risultati finora annunciati con un prezzo stabile, i guadagni annuali potrebbero aggirarsi intorno ai ,2 miliardi o più.

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