Lavoravano per Apple, e rubavano iPhone


E’ inutile nasconderlo: iPhone non sarà venduto ufficialmente in Italia, ma sicuramente ne gira un numero considerevole nella penisola.
E c’è parecchia gente che ha fatto un proficuo business.

Il meccanismo è semplice: si acquistano stock di smartphone con la mela all’estero (preferibilmente negli USA dove il dollaro permette guadagni ancora più cospicui), si fanno arrivare sul suolo italiano senza dare troppo nell’occhio (così si evitano i costosi dazi doganali), e si rivendono a cifre vicine ai 600 Euro, con un guadagno netto che spesso supera i 300 Euro.

In fondo non ci vuole un economista per capire che “se c’è richiesta, c’è mercato”.

Curioso, in tutta questa dimostrazione di genio italico, che nessuno abbia fatto la stessa pensata di Joshua Garrard e Christopher Nashed, due dipendenti di un Apple Store del New Hampshire che, per aumentare il profitto, gli iPhone li hanno semplicemente rubati.
“Beccati” con oltre 300 iPhone nel proprio garage per una valore di oltre 130mila dollari (ma si stima ne abbiano rubati in tutto oltre 700), hanno concluso il loro business in una cella di prigione. L’operazione, partita da una denuncia dello stesso Apple Store, è durata diversi mesi.

La prossima volta che vedrete un iPhone su eBay ad un prezzo interessante, fate attenzione: non è detto che acquistandolo si violi solo qualche licenza d’uso…

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