In Cina esplode il fenomeno degli Apple Store fasulli


Come sicuramente ricorderete vi avevo anticipato l’esistenza di Apple Store fasulli in Cina. Dopo l’azione legale di Apple a Kunming molti imprenditori sono stati costretti ad operare delle modifiche alla loro immagine per evitare ulteriori azioni legali. Il negozio che in origine aveva destato l’interesse degli avvocati di Apple ha cambiato nome in “Smart Store” sebbene mostri ancora il logo Apple, incluso il marchio Apple Store nella vetrina e i suoi dipendenti indossino la maglia dello staff Apple.

Gli altri negozi dell’area ci sono andati più cauti. Ora si chiamano tutti “Smart Store” come il clone originale ma hanno reso le loro vetrine meno simili a quelle di Apple. Non è chiaro se siano parte di una catena o se il nome sia solo frutto di una coincidenza. Tutti i negozi, comunque, vendono prodotti Apple, sebbene non siano rivenditori ufficiali ed esibiscono un arredamento identico a quelli originali. In molti casi anche i poster pubblicitari affissi all’interno sono identici a quelli originali.

Gli addetti al controllo degli store fasulli ne hanno scoperti 22 solo questa settimana. Nessuno ha licenza di vendere prodotti Apple, che acquistano in gran quantità da rivenditori autorizzati molto spesso riuscendo a superare le scorte di magazzino dei rivenditori ufficiali. Gli store fasulli sono un fenomeno in crescita in Cina. La tutela del marchio e dei diritti di proprietà intellettuale sono stati istituti intermittenti del diritto cinese nel corso degli anni. Da qui la propensione degli imprenditori cinesi a copiare, contraffare, imitare. Per tanto tempo in Cina questo modus operandi, semplicemente, non è mai stato reato.

[Via Electronista | ArsTechnica]

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