Domotica su iOS, Apple consegna i primi chip ufficiali per HomeKit

I primi chip compatibili con HomeKit sono stati consegnati ai produttori di accessori per la domotica. Questo significa che a giugno ci saranno gigantesche novità.
I primi chip compatibili con HomeKit sono stati consegnati ai produttori di accessori per la domotica. Questo significa che a giugno ci saranno gigantesche novità.


Tra pochi mesi, le case degli utenti sono destinate a riempirsi di gadget per la domotica; e non sarà roba costosa e molto complicata da gestire -cioè la strada scelta dei produttori storici del Belpaese- ma tutta tecnologia semplice, economica e soprattutto compatibile coi nostri dispositivi iOS. Apple, infatti, ha già iniziato a consegnare ai produttori partner i chip Bluetooth e WiFi ufficiali.

Al WWDC 2015 del prossimo giugno, Apple presenterà HomeKit, la piattaforma di domotica che consente ai dispositivi domestici di interconnettersi con iPhone e iPad senza configurazione. Praticamente il sogno proibito di chiunque abbia tentato di far funzionare una telecamera WiFi o un sistema di video-sorveglianza.

Per contratto, però, i produttori partner di Cupertino sono tenuti ad acquistare chip omologati da fornitori autorizzati, in particolare Marvell, Texas Instruments e Broadcom. E le prime consegne stanno avvenendo proprio in queste ore. Lo rivela Forbes:

Questi chipmaker hanno iniziato a consegnare i loro chip carichi coi firmware HomeKit ai produttori di dispositivi; me l’hanno confermato personalmente Broadcom e Texas Instruments. Ciò significa che potremmo iniziare a vedere dispositivi certificati HomeKit in bella mostra sugli scaffali molto presto. Sebbene Apple non abbia ancora lanciato ufficialmente HomeKit, i produttori di dispositivi possono quanto meno iniziare a tirar su il catalogo con prodotti armati del chip wireless compatibile con HomeKit.

Dunque, gli utenti debbono aspettarsi “di vedere nuovi lanci di prodotto col prossimo ciclo di rilasci di prodotto,” ha spiegato il senior director dei prodotti wireless embedded di Broadcom. Anche se c’è da dire che le specifiche non sono ancora completate, e che quindi i produttori stanno precaricando sui chip un firmware sostanzialmente in stato di Beta.

Ad oggi, il mercato della domotica è frammentato da tanti protocolli di comunicazione, e i sistemi più complicati necessitano spesso di un ingegnere per la prima installazione e la manutenzione. Un incubo evidente a tutti tranne che ai produttori tipo BTicino e compagnia, e che presto finirà nel dimenticatoio. A giugno, insomma, preparatevi alla rivoluzione digitale domestica.

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