Apple Watch, i produttori di orologi svizzeri annunciano guerra

Esattamente come aveva vaticinato Jonathan Ive, i brand di lusso degli orologi svizzeri hanno annunciato il loro anti-Apple Watch.
Apple Watch, i produttori di orologi svizzeri annunciano guerra
Esattamente come aveva vaticinato Jonathan Ive, i brand di lusso degli orologi svizzeri hanno annunciato il loro anti-Apple Watch.


Dopo aver minimizzato l’impatto di Apple Watch (“Troppo femminile” e “sembra disegnato da uno studente al suo primo semestre” dicevano i pezzi grossi di TAG Heuer), i produttori di orologi svizzeri cominciano a fiutare il cambiamento in arrivo, e così stanno iniziando a correre ai ripari. TAG Heuer, ad esempio, ha annunciato di voler produrre un nuovo smartwatch, stringendo accordi di partenariato e perfino acquisendo altre società, se necessario.

Come tutti i prodotti con la mela, anche Apple Watch è estremamente polarizzante; c’è chi lo considera una voluminosa versione Beta di un gingillo che ha le potenzialità di diventare veramente utile fra qualche anno (tana per me), e chi invece vede nelle sue linee tozze e morbide il futuro dei wearable computer. Tecnici ed esperti di moda hanno già espresso i loro giudizi, mentre i produttori tradizionali lo snobbavano nel migliore dei casi; nel peggiore, minacciavano direttamente di far causa ad Apple.

E questa è anche la ragione per cui non avremo mai quadranti -o skin- per Apple Watch ispirati ai marchi famosi tipo IWC, Panerai, Omega, Fossil, Armani, Tissot, Swatch, Flik Flak e così via. Ma è interessante notare il triplo salto carpiato con cui TAG Heuer ha cambiato idea. Reuters scrive:

“Abbiamo iniziato col progetto circa quattro mesi fa. Abbiamo messo in campo diverse partnership e potremmo fare anche qualche acquisizione,” ha affermato Biver, capo degli orologi LVMH e presidente di TAG Heuer, ai giornalisti presenti al quartier generale di La Chaux-de-Fonds nella Svizzerea occidentale.

Pare che, tra le varie partnership, ci siano anche delle collaborazioni in corso con Intel e Google, una per il processore dell’orologio e l’altra per il software. Il dispositivo in corso di sviluppo dovrebbe includere dispositivi meccanici per l’interazione con l’uomo, cui si aggiungono gli immancabili sensori biometrici tipo il contapassi o il cardiofrequenzimetro.

TAG Heuer promette di portare avanti il progetto solo se sarà “il primo, diverso e unico,” e sottolinea che in ogni caso non ci saranno annunci fino al lancio di prodotto effettivo. A parte l’annuncio di oggi, si intende. Non esistono dunque tempi di rilascio certi, ma è evidente che oramai se ne riparlerà nel 2015 inoltrato, quando Apple Watch sarà già sulla bocca -e sui polsi- di molta gante.

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