Apple Pay, fino a 8 carte di credito per utente e gestione semplificata dei resi

Ora che Apple Pay sta per essere lanciata, emerge finalmente il materiale di marketing che ci mostra come funzionano le carte di credito su Passbook e quali sono le possibilità per l'utente.
Ora che Apple Pay sta per essere lanciata, emerge finalmente il materiale di marketing che ci mostra come funzionano le carte di credito su Passbook e quali sono le possibilità per l'utente.


Giovedì 16 ottobre Apple ha in programma un evento dedicato ai nuovi iPad, forse agli iMac Retina, e sicuramente ad OS X Yosemite e iOS 8.1, con tutte le sue novità tra cui Apple Pay, il sistema di pagamenti mobili con iPhone. E visto che molti rivenditori partner stanno iniziando le sessioni di training dei dipendenti, era inevitabile che il materiale di marketing emergesse sul Web, rivelando così limiti e possibilità del servizio.

Gli utenti saranno in grado di impostare Apple Pay sia da Passbook che dall’app Impostazioni, e avranno a disposizione fino a 8 carte di credito o di debito connesse al proprio account iTunes. Come già visto nelle schermate nascoste nella Beta 2 di iOS 8.1, il numero di carta potrà essere immesso scattando una fotografia direttamente dal dispositivo Apple, e da quel momento in poi l’utente potrà consultare alla lista delle transazioni, impostare o disattivare le Notifiche Push, e accedere ad un’area con le informazioni di contatto dell’istituto di credito e il collegamento alla loro app nativa. E hanno pensato a tutto: Passbook sarà perfino in grado di aggiornare la data di scadenza delle carte con una nuova senza dover reimmettere tutto da capo.

È stato previsto anche il caso di reso. Se un utente riporta al negozio un oggetto acquistato con Apple Pay, dovrà semplicemente accostare il telefono al POS EasyPay del negozio per trasferire la lista recente degli acquisti e poter procedere al rimborso. All’esercente non viene trasmesso tuttavia alcun dato personale, neppure il numero di carta di credito, ma soltanto le ultime quattro cifre dell’ID unico dell’iPhone.

Nel caso ci fossero problemi a effettuare il pagamento (iPhone con difetto hardware?), gli Apple Store saranno in grado di effettuare un test di funzionalità chiamato Apple Pay Demo; non è chiaro però se questa possibilità sarà estesa anche ai negozi di terze parti.

E a riprova del fatto che il sistema è davvero semplicissimo, almeno dal punto di vista dell’utenza, c’è che il training obbligatorio per i dipendenti Apple dura pochissimo: appena un’ora durante questa settimana.

Per il momento, Apple Pay è accettata ufficialmente da 220.000, ma in teoria qualunque negozio dotato di Pos contact-less con supporto a NFC dovrebbe funzionare. L’importante è che gli esercenti siano passati ad una versione più moderna dell’hardware di pagamento, cosa che avverrà senza dubbio durante l’anno prossimo; gli accordi con le banche prevedono infatti che i punti vendita sprovvisti di lettore EMV (cioè di carte con chip anti-frode) si assumeranno la responsabilità di eventuali transazioni fraudolente. Motivo per cui, quasi tutti decideranno di aggiornare durante il 2015, ed è su questo che Apple conta.

Qui di seguito trovate una bellissima Gallery con tutti gli screenshot del materiale sin qui emerso. Buona visione.

Apple Pay – Configurazione

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