Apple contro Motorola per i brevetti, l'UE ammonisce Google per "abuso di posizione dominante"

Le sorti della querelle legale che vede contrapposte Apple e Google Motorola in Europa ha subìto un ribaltamento inaspettato. La UE infatti si è messa di traverso, ipotizzando l'ipotesi di "abuso di posizione dominante" da parte di Big G.
Le sorti della querelle legale che vede contrapposte Apple e Google Motorola in Europa ha subìto un ribaltamento inaspettato. La UE infatti si è messa di traverso, ipotizzando l'ipotesi di "abuso di posizione dominante" da parte di Big G.

Non è ancora detta l’ultima parola, nel senso che siamo ancora in fase d’istruttoria ma l’impressione è che gli astri si stanno disponendo in favore di Cupertino. In una obiezione preliminare, infatti, l’Antitrust europea ha ipotizzato il reato di abuso di posizione dominante per l’unità Motorola Mobility, la controllata di Google coinvolta in una complicata battaglia legale con Apple in Germania.

Il problema è sempre lo stesso. Da una parte la mela pretende -come stabilito per legge- di poter accedere ai brevetti sugli standard essenziali della tecnologia 3G a condizioni FRAND, cioè equanimi e non discriminatorie. Dall’altra Motorola tenta da tempo di bloccare le vendite di dispositivi come iPhone e iPad nel Vecchio Continente, tant’è che nel 2012 la mela è stata costretta a rimuovere momentaneamente un certo numero di prodotti dagli store tedeschi. Poi, l’ingiunzione è stata annullata e così resterà fino alla conclusione del giudizio d’appello.

In uno scenario già di per sé sufficientemente tribolato, ci si mette ora anche la Commissione che, per voce di Joaquín Almunia, ha ipotizzato il reato di abuso di posizione dominante da parte di Motorola Mobility:

“Credo che le società dovrebbero passare il loro tempo a innovare e competere nel merito dei prodotti che offrono, e non usando in modo improprio le proprietà intellettuali per arginare i competitor a danno dell’innovazione e della libertà di scelta per i consumatori.”

Attualmente, il provvedimento versa ancora in fase preliminare, ma il sasso è stato lanciato e la cosa formalizzata; ciò significa che potrebbe potenzialmente portare all’apertura d’un indagine conoscitiva, con tutte le conseguenze del caso. Come scrivevamo tempo addietro, a favore di Apple gioca il fatto che i brevetti in questione sono di tipo FRAND, e quindi “Motorola si vede obbligata a rispondere per trovare una conciliazione […], dal momento che questa ha accettato di discutere un accordo di licenza.” Ed è lì che si consuma tutta la vicenda: qual è il prezzo ragionevole di un brevetto fondamentale? Ai giudici l’ultima parola.

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