Apple aggiorna i MacPro, nuovi modelli disponibili in pre-ordine

Apple aggiorna la lineup di MacPro e promette nuovi modelli per il 2018.
Apple aggiorna i MacPro, nuovi modelli disponibili in pre-ordine
Apple aggiorna la lineup di MacPro e promette nuovi modelli per il 2018.

Senza troppe anticipazioni nelle ultime ore Apple ha deciso di aggiornare l’attuale offerta di MacPro con nuovi modelli potenziati, promettendo agli utenti una nuova generazione di Mac rivoluzionata nel concept.

I nuovi modelli, da poco inseriti nel listino dello store ufficiale, sono solo un modesto aggiornamento di quelli già esistenti, un’aggiunta che risulta gradita o per lo meno rassicurante. I suddetti MacPro si basano su processori Intel Xeon E5 e sono proposti in due modelli base, configurabili con varie opzioni che comprendono il modello del processore, la scheda grafica, la RAM e la memoria interna.

Il modello più economico parte da 3449 euro:

  • Processore: 6-core a 3,5GHz con 12MB di cache L3 / 8-core a 3,0GHz con 25MB di cache L3 / 12-core a 2,7GHz con 30MB di cache L3
  • Memoria: 16GB (4 x 4GB) / 32GB (4 x 8GB) /64GB (4 x 16GB) di RAM ECC DDR3 a 1866MHz
  • Archiviazione: Unità flash PCIe da 256GB/512GB/1TB
  • GPU: 2x AMD FirePro D500 con 3GB di VRAM GDDR5 / 2x FirePro D700 con 6GB di VRAM GDDR5
  • Il modello più costoso invece, attualmente non disponibile per il pre-ordine, parte da 4.649 euro:

  • Processore: Intel Xeon E5 8‑core a 3,0GHz
  • Memoria: 16GB di memoria ECC DDR3 a 1866MHz
  • GPU: Due AMD FirePro D700 ciascuno con 6GB di memoria VRAM GDDR5
  • Archiviazione: Unità flash PCIe da 256GB
  • Per lungo tempo gli utenti, soprattutto i professionisti, si sono chiesti se la famiglia Mac, ferma al 2013, non fosse effettivamente morta e se Apple non avesse riversato tutta la propria attenzione sulla piattaforma iOS. Uscendo un po’ dalle abitudini di segretezza di Apple gli executive hanno assicurato che nel 2018 giungerà una nuova generazione di MacPro completamente rivisitata e basata sulla modularità, arrivando persino ad ammettere che l’attuale modello non fosse all’altezza delle aspettative, soprattutto quanto ad espandibilità.

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