iPod, pacemaker e luoghi comuni


Negli ultimi giorni ha fatto il giro della rete la notizia secondo la quale un noto gruppo di cardiologi americani avrebbe puntato il dito contro iPod, reo di interferire con pacemaker e stimolatori cardiaci impiantati nei pazienti cardiopatici, causando un rischio per la salute.

Dal momento che si è detto di tutto e di più sull’argomento, cavalcando, come spesso accade, la notorietà di iPod, riteniamo sia necessario fare un po’ di chiarezza.
Per questo abbiamo interpellato un medico cardiologo, che opera in una struttura accreditata presso il Servizio Sanitario Nazionale, e ci siamo fatti spiegare la situazione.

Questo il suo commento.
Il tema dell’interferenza dei dispositivi elettronici che emettono onde elettromagnetiche è stato affrontato numerose volte dalle società di cardiologia. Di fatto, praticamente qualsiasi apparecchio, dal telefono cellulare alla fotocamera digitale al computer portatile, emette una modesta quantità di radiazione elettromagnetica che, potenzialmente, può interferire con il corretto funzionamento di un pacemaker. E’ per questo motivo che ogni paziente cui viene impiantato un PM riceve un documento che riassume le caratteritiche tecniche del dispositivo. Allo stesso modo, le autorità nazionali che certificano l’idoneità al commercio dei dispositivi elettronici sono tenute a controllare la conformità del prodotto nei confronti delle norme vigenti in materia.
Dunque, se si eccettuano trasmettitori radio particolarmente potenti
(come le ricetrasmittenti o “CB”. N.d.R) la cui interferenza con un PM può avvenire anche a una certa distanza, tutti i dispositivi elettronici, se usati correttamente, rappresentano un rischio minimo anche per i portatori di PM“.

Come abbiamo visto, dunque, l’impatto di un iPod su un soggetto che porta uno stimolatore cardiaco non è diverso da quello di un altro dispositivo elettronico e le cautele da osservare non sono diverse.
Rieniamo dunque che sia fuorviante parlare di iPod come nemico del pacemaker: è più corretto sottolineare i rischi dovuti alle caratteristiche dei dispostitivi elettronici nel loro complesso. Ci è stato comunque assicurato che, di norma, tutti i portatori di stimolatori cardiaci vengono adeguatamente edotti dal personale sanitario sulle precauzioni dovute all’uso di tali dispositivi.

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