Un codice di 13 cifre manda in crash Chrome su tutti i Mac

Occhio alle pagine che visitate con Chrome. Basta che contengano una determinata sequenza di caratteri per mandarlo in crash.
Occhio alle pagine che visitate con Chrome. Basta che contengano una determinata sequenza di caratteri per mandarlo in crash.


Non aprite quella porta, anzi, quel sito Web. Se visitate questo link con Chrome su qualunque Mac, il browser in questione andrà irrimediabilmente in crash. A Mountain View stanno già lavorando alla cosa, e presto arriverà una patch, ma il rischio è concreto.

Somiglia molto al bug del File:/// e a quello della sequenza di caratteri arabi in grado di impallare il Mac. Stavolta, però, la Sequenza della Morte è in assiro o neo-aramaico assiro, un idioma parlato da appena 220.000 persone al mondo.

Basta inanellare la sequenza giusta di 13 caratteri di questa lingua per mettere in crisi Chrome, laddove né Safari né Firefox farebbero un plissé. E visto che non possiamo semplicemente copiare e incollare la sequenza su queste pagine, eccola qui sotto forma di immagine, in tutto il suo oscuro mistero:

[img src=”https://media.melablog.it/4/4cc/sequenza_morte_assiro.jpg” alt=”sequenza_morte_assiro” height=”67″ title=”sequenza_morte_assiro” class=”alignleft size-full wp-image-155520″]

Quando se ne sono accorti quelli di Google, hanno pubblicato subito un documento di supporto che merita di essere riportato:

Quali passaggi occorrono per riprodurre il problema?
1. Qualunque pagina con [Rimosso da questa pagina così che l’articolo si carichi per tutti] manderà in crash il tab di Chrome su qualunque Mac.
2. Create semplicemente una pagina di prova con quei caratteri Unicode, e il tab di Chrome su Mac andrà in crash istantaneo.
Qual è il risultato atteso?
Che non vada in crash.
Cosa accade invece=?
Va in crash.

Se sul vostro sistema non è installato l’assiro, in teoria invece del crash dovreste vedere una sequenza tipo ▯▯▯▯▯ ▯▯▯ ▯▯▯▯▯; ma dai test fatti in Redazione, appare evidente che molti ce l’abbiano installato senza neppure saperlo: noi di sicuro non lo sospettavamo.

Ora c’è solo da stare in campana fino al prossimo aggiornamento. È chiaro infatti che se un bontempone pubblicasse questi caratteri su Facebook, in chat pubbliche o su Gmail/Hangouts ce ne sarebbe a sufficienza per creare scompiglio e qualche scena di panico. In alternativa, usate Safari e passa tutto.

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