Con 36 milioni di utenti attivi e una storia che abbraccia 22 anni, Skype si prepara a chiudere i battenti il 5 maggio 2025, segnando la fine di un’era per uno dei servizi di messaggistica più iconici. Lanciato nel 2003, Skype ha rivoluzionato le comunicazioni online grazie all’adozione pionieristica della crittografia end-to-end, una tecnologia che, all’epoca, rappresentava una vera innovazione nella protezione della privacy digitale.
La piattaforma è stata un simbolo di sicurezza digitale, attirando milioni di utenti alla ricerca di comunicazioni protette. Tuttavia, la sua reputazione è stata messa alla prova da episodi di sorveglianza e violazioni. Nel 2012, durante le rivolte egiziane, emerse l’uso di FinFisher, un software sviluppato per aggirare la crittografia di Skype. In Italia, strumenti simili furono creati da Hacking Team. Nel 2008, Citizen Lab rivelò l’esistenza di una versione modificata di Skype in Cina, progettata per consentire la sorveglianza governativa, mentre le rivelazioni di Snowden hanno evidenziato la collaborazione tra Microsoft e la NSA americana.
Nonostante l’ascesa di concorrenti come WhatsApp, Signal e iMessage, che hanno fatto della crittografia un pilastro, Skype ha lasciato un’eredità indelebile. La sua innovativa implementazione della crittografia ha posto le basi per la sicurezza nelle comunicazioni moderne, influenzando profondamente le applicazioni di messaggistica usate oggi da miliardi di persone.