SDK: porte aperte per iPhone (e iPod touch)


In un evento riservato alla stampa, Apple ha svelato il futuro di iPhone, con due novità: il supporto di Microsoft Exchange e la suite per sviluppare applicazioni antive per lo smartphone con la mela.

Microsoft Exchange

Apple strizza l’occhio verso la clientela enterprise, attualmente terreno di caccia di RIM con i suoi Blackberry, introducendo su iPhone un supporto esteso verso i servizi push basati su server Microsoft Exchange, di fatto standard del mercato.
L’implementazione avviene grazie alla licenza di ActiveSync ottenuta da Cupertino, e permette ad iPhone di sincronizzare in maniera trasparente di posta, contatti e calendari. La sicurezza è garantita dal supporto per il sistema di crittografia WPA2 della connessione Wifi e dalla possibilità di effettuare configurazione e cancellazione remota dei dispositivi.

SDK

L’architettura di iPhone si basa, come sappiamo, su OS X e la piattaforma di sviluppo di OS X è l’altrettanto noto Xcode.
E sarà proprio Xcode la suite di sviluppo che potrà utilizzare chi vorrà sviluppare per lo smartphone di Cupertino: Apple darà accesso a tutte le API di iPhone e fornirà tutta la documentazione necessaria agli sviluppatori per costruire e compilare applicazioni in grado di sfruttare tutte le funzionalità del dispositivo, trai cui servizi, va sottolineato, figurano quasi tutti i punti forti di Mac OS X, come CoreAudio, CoreAnimation, OpenGL. Le API necessarie per interagire con l’hardware di iPhone sono raggruppate in un layer denominato Cocoa touch, accessibile da Xcode.
Per testare le applicazioni, Xcode disporrà di un emulatore di iPhone, che riproduce in maniera fedele tutte le caratteristiche e servizi dello smartphone.

Molte importanti software house hanno testimoniato il loro appoggio allo sviluppo per iPhone, come Electronic Arts, che ha mostrato una versione preliminare del suo gioco “Spore” (sviluppato in 2 settimane) o AOL che ha mostrato una versione funzionante del suo messenger AIM, sviluppata in pochi giorni.

La piattaforma di distribuzione delle applicazioni si basa su iTunes e prende il nome di iTunes App Store, accessibile tramite iTunes su Mac e PC, ma anche direttamente da iPhone (sia tramite EDGE che WiFi) e con funzionalità di aggiornamento automatico delle applicazioni installate. La politica commerciale che Apple propone è semplice: lo sviluppatore decide il prezzo di vendita, e riceverà il 70% dell’incasso su base mensile; il restante 30%, ovviamente, va ad Apple. Le applicazioni freeware saranno ospitate gratuitamente.

Tutte le novità, disponibili da oggi in versione beta, saranno implementate in via definitiva con un update del software di iPhone (2.0) previsto per giugno. Questo aggiornamento sarà gratuito per iPhone e a pagamento (ma a prezzo “simbolico”) per iPod touch, per motivi fiscali. La suite di sviluppo sarà disponibile gratuitamente, ma se si vorranno pubblicare le applicazioni sarà necessario pagare una quota di 99$ che darà anche diritto a supporto tecnico da parte di Apple.

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