Safari, un bug traccia l'attività degli utenti a loro insaputa

Un bug Safari permette di profilare gli utenti online e studiarne i comportamenti. Ecco come impedirlo.
Un bug Safari permette di profilare gli utenti online e studiarne i comportamenti. Ecco come impedirlo.
Safari, un bug traccia l'attività degli utenti a loro insaputa

Un bug scovato tra gli ingranaggi di Safari permette di tracciare l’attività degli utenti a loro insaputa, a prescindere dalle impostazioni di sicurezza. Ecco com’è emerso il problema, e soprattutto cosa fare per impedirlo.

Il bug è stato scovato nell’implementazione di IndexedDB nelle API Javascript di WebKit, il motore di rendering delle pagine Web alla base di Safari. In teoria, e senza entrare troppo nel tecnico, IndexedDB dovrebbe permettere ad ogni sito Web di accedere al database della cronologia di navigazione specifica per quel sito Web; e invece, il bug consente l’accesso indiscriminato a tutti i database di navigazione di tutti i tab e le finestre aperte.

In pratica, questo significa che chiunque possa di fatto studiare l’intera cronologia di navigazione degli utenti Safari e perfino usare queste informazioni per scoprirne l’identità, profilarli e studiarne i comportamenti online. Un buon esempio della faccenda, spiega FingerprintJS, è se qualcuno effettua il login su YouTube, Google Calendar o Google Keep. Questi servizi infatti includono nel nome lo User ID Google che può essere utilizzato poi per risalire a nome e cognome dell’utente e alla sua immagine del profilo.

Chi è affetto del bug?

Il bug è presente in Safari 15, sia su iOS 15/iPadOS 15 che su macOS Monterey, e purtroppo -su iOS 15- colpisce anche Chrome e tutti gli altri browser di terze parti, poiché per architettura debbono sfrutta Webkit. Curiosamente, non era presente su Safari 14 per Mac e versioni precedenti.

Come risolvere?

La buona notizia è che Apple è già sicuramente al lavoro per risolvere il problema; la cattiva, è che impostare la navigazione privata non è sufficiente. Su macOS Monterey base utilizzare un browser alternativo, come Firefox, Edge o Chrome. Su iOS invece, l’unica soluzione è attendere un update da Apple che dovrebbe arrivare a stretto giro di posta.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti