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Non c’è dubbio, e lo si può facilmente evincere facendosi un giro tra i commenti in rete, che la nuova versione della suite di sviluppo per
abbia sostanzialmente soddisfatto utenti e sviluppatori, inserendo molte delle feature richieste dai primi per migliorare l’esperienza d’uso e molte delle API ritenute necessarie dai secondi per costruire applicazioni più efficaci.
Certo, per ora è ancora tutto sulla carta, ma è sensato immaginare che Apple rispetterà le promesse e tra fine giugno e l’inizio di luglio, quanto tutte le novità entreranno a far parte della versione definitiva dell’OS 3.0, la piattaforma
diventerà ancora più competitiva, attirando un rinnovato interesse.
Per capirne di più, abbiamo chiesto il parere di Marco Pifferi, patron di
e sviluppatore di una delle app di maggiore successo per iPhone,
, nonché storico amico di
.
Domanda: Marco, che ne pensi della presentazione di ieri?
Risposta: E’ assodato ormai il fatto che Apple abbia veramente rivoluzionato il settore. Normalmente comprando un telefono si rimane legati per sempre a quel set di feature di base che sono presenti nella prima versione ed è già tanto che qualche firmware update risolva qualche bug: Apple, invece, per la seconda volta ha rivoluzionato l’intero telefono introducendo le novità anche per gli utenti che già hanno un iPhone, inclusi quelli di prima generazione.
D: Sei soddisfatto delle novità introdotte?
R: La maggior parte delle nuove feature e’ molto interessante: vedo ottime possibilità di sviluppo per feature come il p2p e il Bluetooth più’ aperto. Dal punto di vista di AroundMe le mappe integrate ovviamente sono la novità più’ interessante.
D: E’ rimasto fuori ancora qualcosa, secondo te?
R: Credo che per rispondere bene a questa domanda sia necessario usare per un po’ sia il nuovo SDK che il nuovo iPhone OS. Mi pare comunque che quello che è stato presentato ieri più o meno copra quasi tutte le mancanze della versione attuale di iPhone OS. Forse manca ancora uno framework per la gestione dei file a livello di sistema, perchè possano essere condivisi da tutte le applicazioni. Ma è proprio l’ultima feature rimasta fuori.
D: Manca ancora il Flash però…
R: Non credo che il processore abbia la potenza di calcolo per Flash. E Flash Lite non avrebbe senso: servirebbe solo a regalare un altro standard ad Adobe.
D: L’impressione è che, con tutte le nuove feature e le nuove possibilità, iPhone sia destinato a trasformarsi in una sorta di nuovo digital hub da taschino. Tu che ne pensi?
R: Penso che lo sia già adesso. Figuriamoci quando anche i dispositivi di terze parti potranno essere collegati e controllati da applicazioni ad hoc. A questo proposito mi ha impressionato la demo di LifeScan, relativa al monitoraggio dell’insulina. E’ quello che i costruttori hardware aspettavano fin dalla prima generazione di iPod.