OS X Mavericks, nuovo Monitoraggio Attività, App Batteria e Requisiti di Sistema

OS X Mavericks, la prossima versione di OS X presentata al WWDC 2013, porterà in dote tantissime interessanti novità. Cose come un rinnovato Monitoraggio Attività, una nuovo menu Batteria e molto altro; in più, ecco su quali Mac sarà possibile installarlo.
OS X Mavericks, la prossima versione di OS X presentata al WWDC 2013, porterà in dote tantissime interessanti novità. Cose come un rinnovato Monitoraggio Attività, una nuovo menu Batteria e molto altro; in più, ecco su quali Mac sarà possibile installarlo.

Aggiornamento de 12 giugno 2012, di Giacomo Martiradonna.

OS X Mavericks, la prossima versione del Sistema Operativo for the rest of us presentata al WWDC 2013, non è soltanto Finder rinnovato, Safari più scattante, Memoria Compressa e Timer Coalescing; è anche una miriade di altre piccole ingegnose migliorie che contribuiranno a rendere più spedita e piacevole l’attività degli utenti col proprio computer. Sono quelle piccole cose, per dirla così, che ci fanno amare tanto il Mac.

Per esempio AppNap, il software che aumenta l’autonomia della batteria ponendo in modalità ibernazione le app aperte, ora può essere disattivato selettivamente app per app. Mentre al menu dropdown dello stato della batteria è stato aggiunto un nuovo campo che mostra le app che stanno consumando più energia in un dato momento.

Il nuovo Monitoraggio Attività, invece, è stato riprogettato per visualizzare a colpo d’occhio grafici e tabelle del traffico dati in entrata e in uscita; inoltre, ora include un nuovo tab con l’impatto sui consumi energetici di tutte le applicazioni aperte, e diversi strumenti integrati per la diagnostica e il trouble-shooting.

Per quanto riguarda gli aggiustamenti del design, Apple ha rimosso gran parte dell’effetto “tela” introdotto con Mountain Lion e a sua volta mutuato da iOS (da cui, peraltro, è destinato a scomparire). Sia la schermata di log-in che DashBoard (visto? i Widget non sono scomparsi come si temeva) ora hanno un nuovo e più sobrio background. E anche Launchpad sfoggia un rinnovato sfondo traslucido, con nuovi effetti e dissolvenze che costellano l’esperienza utente. Inoltre, le selezione nel Finder hanno gli angoli arrotondati, e il Dock presenta un look molto più minimalista.

Anche il Centro Notifiche migliorato ora non ha più lo sfondo scheumorfico di tela grigia, sostituito da un più semplice nero solido; da lì, oltre che controllare le notifiche, gli utenti potranno anche condividere gli iMessage -oltre che i Tweet e gli aggiornamenti di stato Facebook- direttamente e senza neppure passare per l’app Messaggi.

Dettatura Offline. OS X 10.9 introdurrà una nuova “Dettatura migliorata” (Enhanced Dictation) capace di funzionare -finalmente- anche senza una connessione al Web. Per abilitarla, tuttavia, si rende necessario il download e l’installazione di un pacchetto di ben 785 MB.

Aggiornamenti app automatici. Come avviene su iOS 7, anche in OS X le app si aggiorneranno in modo del tutto automatico e in background, senza che venga richiesto l’intervento dell’utente. Una feature che ovviamente si può disabilitare senza difficoltà.

La funzione Non Disturbare ora diventa più sofisticata. In Mountain Lion abbiamo solo un interruttore che possiamo attivare e che si sblocca da sé il giorno successivo; con Mavericks, potremo impostare un programma perpetuo di attivazioni/disattivazioni così da automatizzare il processo in base alle nostre esigenze, e in modo non dissimile da quanto avviene su iOS.

E sempre da iOS sono mutuate le Abbreviazioni da tastiera; di default, quindi, ogni volta che scriverete “so” il sistema lo sostituirà con “sto arrivando.” Già vediamo gli utenti nel panico, convinti di avere il Mac riposseduto; state sereni e tenete bene a mente la cosa: questa è la prima modifica da fare subito dopo l’aggiornamento.

Addio allo scheumorfismo, ma non del tutto. Se, infatti, Note e Calendario sono stati ridisegnati con una nuova interfaccia priva di elementi del mondo reale, Messaggi, Promemoria e Game Center continuano a sfoggiare grossomodo il solito design. Chissà però che la cosa non venga presa di petto durante le fasi finali dello sviluppo.

Infine, parliamo di Cartelle iCloud. Finalmente iCloud ha una sua cartella predefinita nel Finder, cui poter accedere per aprire, cancellare e modificare i file conservati sulla nuvola.

E ora veniamo alle dolenti note. Stando a quanto riportato da AppleInsider, Mavericks girerà sulla maggior parte delle macchine compatibili con Mountain Lion, comprese alcune risalenti al 2007. I Mac sicuramente supportati dovrebbero quindi essere: MacBook Air late 2008 o successivi, MacBook Pro 15″ mid/late 2007 e successivi, MacBook Pro 13″ mid 2009 o successivi e MacBook Pro 17″ late 2007 o successivi.

OS X Mavericks è disponibile in versione Beta solo da poche ore, da quando è stata distribuita agli sviluppatori in seguito al WWDC 2013 dei giorni scorsi. E chissà quanti altri segreti nasconde ancora sotto al cofano.

OS X Mavericks, i dettagli, le foto e il comunicato stampa

OS X Mavericks è la nuova release del sistema operativo Apple che porta numerose novità sui Mac

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Aggiornamento dell’11 giugno 2013, di Giacomo Martiradonna.

Dopo i comunicati stampa relativi a Mac Pro, iOS 7 e MacBook Air, non poteva mancare l’annuncio dell’ufficio stampa relativo a OS X Mavericks, la prossima versione del Sistema Operativo for the rest of us.

“Con oltre 200 novità, scrive Apple, “OS X Mavericks porta Mappe e iBooks sul Mac, introduce Finder Tag e Tab, ottimizza il supporto per display multipli per gli utenti professionali, offre nuove tecnologie core per efficienza energetica e prestazioni rivoluzionarie, e include una nuovissima versione di Safari.”

Delle funzionalità implementate in Mappe, iBooks, Finder e delle tecnologie avanzate come Compressed Memory e Timer Coalescing abbiamo già parlato ieri, ma oltre a queste esiste una pletora di ulteriori piccole migliorie votate in particolare all’integrazione con iOS che faranno la gioia degli utenti. Elenchiamo qui di seguito solo le principali:

  • Portachiavi iCloud, che memorizza in totale sicurezza le informazioni di accesso ai siti web, i numeri delle carte di credito e le password delle reti Wi-Fi, e li invia a tutti i dispositivi dell’utente, evitandogli così la fatica di ricordarli tutti a memoria. Le informazioni sono sempre protette tramite la codifica AES-256 quando sono archiviate sul Mac e inviate ai dispositivi.
  • Un Calendario aggiornato, con l’integrazione di Mappe, scorrimento continuo per esaminare velocemente intere settimane o mesi, e un nuovo Inspector per semplificare la creazione e la modifica degli eventi.
  • Notifiche interattive, che permettono di rispondere a un messaggio, a una chiamata FaceTime o persino eliminare un’email senza uscire dall’app che si sta usando. I siti web possono ora usare le notifiche per tenere aggiornato l’utente sulle ultime novità, punteggi e altre informazioni. Le Notifiche ‘Mentre Eri Assente’ fanno in modo che l’utente sappia sempre cos’è successo anche quando il Mac era in standby.
  • Xcode 5, con nuovi strumenti potenti e intuitivi pensati per gli sviluppatori, per misurare ogni aspetto delle prestazioni e dei consumi delle app, e per testarle.

La versione di anteprima di OS X Mavericks è già nelle mani degli sviluppatori iscritti al Mac Developer Program. Gli utenti comuni, invece, dovranno attendere il rilascio della variante definitiva, in arrivo entro la fine dell’autunno prossimo.

OS X Mavericks, le novità presentate al WWDC 2013

OS X Mavericks è la nuova release del sistema operativo Apple che porta numerose novità sui Mac.

Una delle più scenografiche novità di OS X Mavericks è la possibilità di utilizzare come secondo display uno schermo connesso tramite Apple TV, utilizzando il protocollo AirPlay per mostrare a pieno schermo le applicazioni.

Altra novità è il Timer Coalescing che permette di aggregare il tempo di idle della CPU e quindi risparmiare energia, avvicinando temporalmente tutti i cicli di CPU dedicati alle applicazioni, mentre App Nap mette in standby la CPU quando una finestra è nascosta da un’altra o è coperta.

La Compressed Memory invece permette di comprimere la memoria inutilizzata in modo da aumentare le prestazioni, il risveglio dallo stand by ad esempio è 1.5 volte più veloce rispetto a Lion.

Novità anche per quel che riguarda Safari, un nuovo motore Javascript 3.8 volte più veloce, batte tranquillamente Chrome, dal quale eredita i processi separati per ogni tab, in modo da rendere tutto più veloce e sicuro. Inoltre il consumo di energia è del 30% inferiore a quelle degli altri browser a parità di energia.

Sembra che Apple si sia dedicata molto al risparmio energetico sul nuovo OS X Maverick per garantire un’eccezionale autonomia ai nuovi Mac.

Le applicazioni sono adesso più integrate, ad esempio all’interno di Safari è presente l’applicazione di Twitter, mentre le applicazioni del calendario e delle mappe sono molto più vicine a quelle di iOS, con le quali interagiscono direttamente attraverso le notifiche.

Le mappe ad esempio, oltre a visualizzare gli edifici in 3D, permettono di salvare dei segnalibri sui punti di interesse e sincronizzarli con tutti i dispositivi iOS per averli sempre a portata di mano.

Il calendario integra funzioni di suggerimento, come fosse Siri, ad esempio se si mette un appuntamento per una pizza a pranzo vengono suggerite tutte le pizzerie nei dintorni e ovviamente sincronizzare il tutto sui propri dispositivi iOS.

Anche iBook approda sul Mac con tutte le più utili funzionalità per sfogliare e leggere libri ed ebook, che naturalmente possono essere acquistati sul Bookstore e condivisi con tutti i dispositivi iOS.

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