Apple, risultati fiscali Q2 2013 il 23 aprile

Il prossimo 23 aprile, Apple terrà la consueta conferenza relativa ai risultati fiscali del secondo trimestre dell'anno in corso. E come al solito, ci si aspetta numeri da capogiro, anche se nettamente inferiori rispetto agli anni passati.
Il prossimo 23 aprile, Apple terrà la consueta conferenza relativa ai risultati fiscali del secondo trimestre dell'anno in corso. E come al solito, ci si aspetta numeri da capogiro, anche se nettamente inferiori rispetto agli anni passati.

Con un annuncio dato sulla pagina del proprio sito Web dedicata agli investitori, Apple ha rivelato che i risultati fiscali relativi al secondo trimestre dell’anno saranno resi disponibili il prossimo 23 aprile attraverso l’usuale evento delle 17:00 ET, ovvero alla mezzanotte del giorno seguente in Italia. Come da tradizione, ci si aspetta che il CEO Tim Cook e il CFO di Apple Peter Oppenheimer snoccioleranno cifre su cifre, rispondendo poi alle domande dei giornalisti.

L’annuncio, asciutto come al solito, si limita a recitare:

Apple ha in programma di condurre una conference call per discutere gli ultimi risultati fiscali del suo secondo trimestre martedì 23 aprile 2013 alle 14:00 PT / 17:00 ET. Poco dopo verrà fornito un link all’audio webcast.

Contrariamente alla volta scorsa, in cui venne annunciato un fatturato complessivo di 39,2 miliardi di dollari, stavolta le aspettative sono parecchio inferiori. Solo poche settimane fa, CityGroup vaticinava vendite fiacche per tutto il primo semestre dell’anno, con una pesante contrazione del giro d’affari pari a circa -15%.

In altre parole, se tra l’ultimo trimestre 2012 e il primo 2013 Apple poteva vantare una crescita del +94%, questa volta le cose andranno molto peggio. C’è soltanto una variabile che potrebbe alterare significativamente questo scenario, ed è l’iPad mini in versione WiFi+Cellular; ma non dobbiamo dimenticare neppure l’iPad da 128GB né il generale abbassamento di prezzi che ha coinvolto le linee MacBook Pro Retina e MacBook Air. Se però questo sarà sufficiente a ribaltare le previsioni degli analisti, lo scopriremo solo nei prossimi giorni.

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