Joost - La recensione


Se ci fosse un premio per l’applicazione più attesa dell’anno, questo andrebbe senza ombra di dubbio a Joost.
Inizialmente nato col nome di The Venice Project, Joost vanta due genitori d’eccezione: quei Zennstrøm e Friis che già hanno donato al mondo KaZaA prima, Skype poi.
La pagina web del progetto spiega la natura di Joost: un nuovo modo di guardare la TV su internet.
Una spiegazione ambiziosa, soprattutto visto il concorrente con cui Joost dovrà, giocoforza, confrontarsi: YouTube.

Noi abbiamo provato, per un paio di settimane, l’ultima beta disponibile: la 0.9.2 per Mac OS X.
Vediamo come si comporta.

Innanzi tutto una nota che farà storcere il naso a molti dei nostri lettori: non esiste e non è, ad ora, in programma una versione di Joost che giri su processore PowerPC. Secondo gli sviluppatori le potenzialità di calcolo dei processori G3, G4 e G5 non sono sufficienti per garantire un funzionamento fluido.

In effetti anche la versione Intel, che abbiamo testato su processori CoreDuo e Core2Duo, sembra richiedere parecchia potenza alle CPU x86 (e anche parecchia RAM).
Il primo avvio di Joost Beta richiede qualche istante di attesa: il programma effettua prima il download della lista dei canali disponibili sul network e successivamente avvia l’interfaccia grafica a tutto schermo; noi avremmo preferito che il primo avvio avvenisse in una finestra, in un modo più trasparente per l’utente.
L’applicazione, invece, si avvia di default a tutto schermo e per cambiare questa opzione bisogna accedere ad un menù francamente piuttosto sepolto tra le impostazioni.
Impostazioni che, per inciso, sono complete solo con l’applicazione a tutto schermo.

Come vediamo, chi ha costruito l’albero delle preferenze non aveva le idee molto chiare…

Fortunatamente il menù dei canali sembra sia stato affidato ad un altro programmatore, e si vede: la navigazione è molto semplice ed intuitiva ed è presente un comodo strumento di ricerca.
Non si fatica molto, dunque, per sintonizzarsi sulla puntata preferita di Fifth Gear, guardare l’ultimo cartone animato proposto da Gong o il campionato mondiale degli Strongmen.

Scelto il canale preferito si può godere di video di qualità davvero eccellente, almeno se la vostra connessione a banda larga supera i 2 megabit: i tempi di caricamento sono brevi e la riproduzione prosegue senza scatti o rallentamenti, anche in modalità full-screen.
Ma, durante la riproduzione, scodatevi di navigare agevolmente tra i menu, visto Joost richiede davvero molto al vostro Mac e di conseguenza passeranno diversi secondi di latenza tra il vostro click e l’azione desiderata.
Dal momento che la diffusione di Mac Pro non è capillare tra gli utenti della mela, sarà meglio che gli sviluppatori si rimbocchino le maniche e ottimizzino il codice.

Joost è particolarmente aggressivo nei confronti di CPU e RAM

Durante la nostra prova abbiamo riscontrato diversi altri problemi, errori di connessione (come detto Joost richiede aprecchia banda) e chiusure insapettate dell’applicazione: ma, lo sappiamo, è una beta, e non ci si può lamentare troppo.

Qualche chiusura inaspettata di troppo

Come abbiamo visto ci sono alcuni errori di progettazione da correggere, il codice da sistemare e qualche bug da eliminare, tutte cose che non ci saranno più una volta giunti alla versione Release Candidate.
Ma la base è buona, anzi ottima.
Tra le altre migliorie che vorremmo vedere nelle prossime release, al primo posto mettiamo il supporto per Apple Remote: il piccolo controller con la mela sembra fatto apposta per Joost.

La domanda a questo è: potrà Joost competere con YouTube?
La risposta è…. no!
Il punto è che Joost, nato con ambizioni simili, è diventato qualcosa di profondamente diverso. YouTube ha tra i suoi punti di forza l’interoperabilità tra utente e sistema, la grande varietà di contenuti e l’immediatezza della fruizione. Per contro, la qualità dei video di YouTube è scarsissima ed è difficile trovare qualcosa di buono nella marea di filmati disponibili.
Il progetto Joost può permettersi di porsi un obiettivo ancora più ambizioso: competere con la televisione tradizionale.
Questa applicazione è forse il primo esempio di TV on-demand che funzioni davvero. E’ gratuito e offre contenuti di qualità (ci sono nomi di peso tra i fornitori di contenuti, come National Geographic e MTV).
Ma Joost potrebbe dare ancora di più se fosse in qualche modo svincolato dal Personal Computer.

Il primo pensiero che ci è venuto in mente dopo averlo provato è stato: se questa roba fosse dentro Apple TV, farebbe scintille…

Per concludere, il voto dello staff di mela|blog e la galleria degli screenshot di Joost.

Joost (Beta) per Mac: Voto 7-

Una galleria di screenshot di Joost
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