iOS 8, il caos degli aggiornamenti è collegato al flop delle Mappe Apple

In queste ore, Apple ha causato parecchio scompiglio con una serie di aggiornamenti fallati destinati ai suoi dispositivi mobili. Vi raccontiamo il dietro le quinte di un disastro (forse) annunciato.
In queste ore, Apple ha causato parecchio scompiglio con una serie di aggiornamenti fallati destinati ai suoi dispositivi mobili. Vi raccontiamo il dietro le quinte di un disastro (forse) annunciato.


Cosa c’entrano le recenti défaillance di iOS 8 e versioni successive con il tormentone del Mapgate di iOS 6? Apparentemente nulla, eppure c’è un filo neppure tanto sottile che le lega i due eventi, e che è riconducibile a precise scelte del management. Preparatevi ad entrare nel labirintico Apple-pensiero.

La storia di iOS 8 è breve ma intensa. Nel giro di una settimana abbondante, la mela è riuscita a rilasciare ben tre update, uno più disastroso dell’altro: iOS 8.0.1, che avrebbe dovuto risolvere i bug di gioventù di iOS 8, si è rivelato un colabrodo, motivo per cui è stato rimosso dopo un’ora e 15 di permanenza sui server Apple; dopodiché, è stata la volta di iOS 8.0.2, che però non sembra risolutivo per un certo numero di utenti. Insomma di questa débâcle si parlerà nei secoli dei secoli, esattamente come per il fiasco delle Mappe Apple. E le similitudini non sono solo di facciata.

Stando alle dichiarazioni di “persone vicine alla struttura della gestione Apple” sentite da Bloomberg, entrambi i progetti sono stati supervisionati dallo stesso manager di medio livello; dopo il flop della cartografia della mela, l’uomo sarebbe stato spostato d’ufficio al team iOS, distinguendosi per una certa continuità di stile:

Il manager è stato rimosso dal team delle mappe dopo che il software ha fornito agli utenti indicazioni inaffidabili e una toponomastica errata, ma è rimasto responsabile dei test di iOS, ha dichiarato una persona chiedendo di restare anonima dato che queste informazioni non sono pubbliche.”

L’impiegato in questione lavora a Cupertino dal 2000 ed è a capo di un team di oltre 100 persone sparse per il mondo che si occupano dei test e del debug del software. Ma c’è anche un’altra questione che ha contribuito al caos di questi giorni, e che dipende strettamente dalla proverbiale segretezza di Cupertino. Gli ingegneri che lavorano al software spesso non hanno accesso al nuovo hardware, se non dopo la commercializzazione ufficiale, il che “si traduce in aggiornamenti che non sono stati testati rigorosamente come sui dispositivi più recenti.” E questo, chiaramente, impatta sul risultato complessivo. Ma occorre anche sottolineare che talvolta esistono insanabili frizioni interne che peggiorano il quadro:

Anche la difesa del proprio orticello può impattare sulla qualità dei test, secondo un ex manager senior. I team responsabili dei test della connettività WiFi e Cellulare talvolta finiscono con l’autorizzare il rilascio di un prodotto, e solo dopo il manager del team scopre che non è compatibile con qualche feature.

Per carità, ma infatti nessuno si è meravigliato dei bug di iOS 8; succede ad ogni salto generazionale, e onestamente ci avrebbe sorpreso il contrario. Il fatto è che, a distanza di una Major release e due update minori (e tralasciamo il suggerimento di effettuare un downgrade), gli utenti continuano a sperimentare i medesimi bug, ed è questo che preoccupa parecchio. Con iOS 8.0.2, c’è ancora chi lamenta difficoltà con l’uso del Touch ID e problemi di connettività cellulare, il che è rappresenta una bella seccatura su un dispositivo che, tra le altre cose, sarebbe anche un telefono.

In ogni caso, Apple ha diramato delle scuse ufficiali e ha promesso di investigare sulla situazione. Si spera in tempi rapidi.

Rivivi il gran caos delle Mappe Apple. Ricordi quando la mela chiese aiuto ai dipendenti Apple Store per tentare rimediare?

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