Apple TV e Google TV: controller a confronto


Proprio ieri parlavamo del debutto di Google TV, delle applicazioni preinstallate e della notevole quantità di feature che supporta. Una valanga di tecnologia in più che si paga con lo scotto di strato di complessità aggiuntiva di cui gli utenti dovranno tenere conto.

Quando Paul Otellini, CEO di Intel, ha denigrato Apple TV additandola come un passo indietro perché troppo “semplicistica”, l’idea di fondo era che il minimalista gingillo di Cupertino non permette di navigare sul Web, chiacchierare in chat con gli amici e aggiornarsi su Facebook durante una partita o un film. Pur nella serena consapevolezza che tutti i nostri dispositivi elettronici saranno presto connessi perennemente alla rete, i dubbi sul fatto che l’utente medio abbia realmente bisogno di tante complicazioni sono più che legittimi.

Durante lo special dedicato alla Google TV di ABC Nightline è stato mostrato in anteprima il primo telecomando di una Google TV a marchio Sony, che sarà disponibile nei prossimi mesi. Grosso come una console videoludica e apparentemente impossibile da tenere con una mano sola, il dispositivo è tempestato di pulsanti, bottoni direzionali circolari, tasti dedicati al volume, ai canali e al play/pause più altri non meglio identificati, il tutto sovrastato da una tastiera QWERTY.

Per carità, le funzionalità offerte dalla Google TV sono notevoli e l’Internet TV è il futuro prossimo, senza contare che probabilmente Sony ha ancora parecchio da lavorare sul design del telecomando, che allo stato attuale non è propriamente un piacere per la vista. Tuttavia, sorprende l’approccio completamente antitetico a quello intrapreso da Apple: vale a dire un set top box ridotto ai minimi termini e un telecomando che più essenziale non si può.

L’attesa per vedere l’opera di Sony non è lunga. Il 12 ottobre prossimo è infatti prevista una presentazione ufficiale, in cui tra le novità farà capolino proprio la nuova linea di televisori Bravia con integrato Google TV.

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