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Nel panorama della sicurezza informatica, emerge una nuova minaccia che mette a rischio gli utenti di macOS e l’intero ecosistema delle criptovalute. Il malware NimDoor, sviluppato da hacker nordcoreani, è stato identificato dai ricercatori di SentinelLabs come un attacco altamente sofisticato. Questa minaccia combina tecniche di social engineering con strumenti tecnologici avanzati, mirando a infiltrarsi nei sistemi di aziende e professionisti del settore cripto.
La strategia di attacco inizia con un approccio subdolo su piattaforme di messaggistica come Telegram. Gli hacker si presentano come figure affidabili nel settore e inviano collegamenti a un presunto aggiornamento di SDK tramite un Zoom falso. Una volta scaricato, il file contiene migliaia di righe vuote, un trucco progettato per confondere l’analisi. All’esecuzione, il malware avvia una catena di eventi che stabilisce un collegamento sicuro con server remoti controllati dagli attaccanti.
La complessità tecnica di NimDoor è senza precedenti nel contesto di macOS. Utilizza un mix di linguaggi di programmazione: AppleScript per il primo accesso, Bash per l’esfiltrazione dati, C++ per funzionalità avanzate e Nim come linguaggio principale. Questa combinazione rende difficile il rilevamento da parte dei sistemi di sicurezza tradizionali. Inoltre, il malware sfrutta il protocollo WebSocket sicuro (wss) per comunicazioni crittografate con i server di comando e controllo, garantendo una persistenza continua anche dopo il riavvio del sistema.
L’attenzione degli hacker si concentra sul settore cripto, in particolare su aziende e professionisti che operano nell’ecosistema Web3. Questo settore, caratterizzato da ingenti flussi di denaro digitale e talvolta da infrastrutture di sicurezza immature, rappresenta un obiettivo altamente redditizio. L’uso innovativo di Nim, un linguaggio relativamente raro, rappresenta una sfida significativa per i sistemi di rilevamento, che spesso si concentrano su linguaggi più comuni.
Per proteggersi da minacce come NimDoor, gli esperti raccomandano di adottare pratiche di sicurezza rigorose. È fondamentale verificare sempre l’autenticità delle richieste di aggiornamento software, anche quando sembrano provenire da fonti affidabili. Inoltre, mantenere aggiornati i sistemi di protezione e formare il personale per riconoscere tentativi di phishing e tecniche di social engineering può fare la differenza.
Il rapporto completo di SentinelLabs offre un’analisi dettagliata di questa minaccia, inclusi indicatori di compromissione e frammenti di codice. Questi approfondimenti sono essenziali per comprendere l’evoluzione delle tecniche utilizzate dagli hacker nordcoreani e per rafforzare le difese contro attacchi sempre più sofisticati.