Legge Anti-Gay in Indiana, Tim Cook disapprova

Tim Cook e Apple prendono una posizione riguardo la contestata legge Anti-Gay approvata in Indiana, negli USA.
Tim Cook e Apple prendono una posizione riguardo la contestata legge Anti-Gay approvata in Indiana, negli USA.


In Indiana, negli Stati Uniti, è stata approvata una controversa legge chiamata Religious Freedom Restoration Act che consente a negozianti e società di rifiutarsi di servire clienti gay, se contrario al proprio credo religioso. Nel bel mezzo della polemica, anche Tim Cook si è fatto sentire.

Il buon senso e il timore per le ritorsioni di carattere economico e sociale avevano spinto il sindaco di Indianapolis -repubblicano come il governatore Pence, che la legge l’ha voluta e firmata- a esprimere dubbi verso la misura. E alla fine, così è andata. Esattamente come accaduto in Arizona l’anno scorso, le società private hanno minacciato di spostare altrove business, eventi e convention, con tutto il giro d’affari che comportano. Perché si sa: dove non arriva la ragione, spesso arriva il portafoglio. E giustamente, non ha molto senso organizzare una fiera se c’è il rischio che alcuni dei propri clienti si vedano rifiutare una camera in hotel o un tavolo al ristorante.

La Camera del Commercio dell’Indiana ha subito emesso una nota in cui si legge “secondo noi la legge è completamente non necessaria” e il governatore ha spiegato che serve a “impedire che i governi locali e lo Stato possano limitare sostanzialmente la capacità di una persona di esercitare il proprio credo politico.” Il tweet di sdegno di Tim Cook è partito in automatico:

In tutto il mondo, lottiamo per trattare allo stesso modo ogni cliente, prescindendo da dove provengono, come pregano e chi amano.

E ancora:

Apple è aperta a tutti. Siamo profondamente insoddisfatti della nuova legge dell’Indiana, e chiediamo che il governatore dell’Arkansas ponga il veto ad una legge simile in discussione, la H.B.1228.

La H.B.1228 è un disegno di legge d’indirizzo analogo, approvato di recente dal Senato dello Stato dell’Arkansas, e che sta sollevando più d’un sopracciglio. D’altro canto, era inevitabile che andasse così. Storicamente Apple ha sempre difeso le minoranze, e ha sempre tifato per l’estensione dei diritti alla comunità LGBT. Una tendenza che si è accentuata in seguito al coming out di Tim Cook, e che ora ha anche una spiegazione.

In una recente intervista, l’attuale iCEO ha spiegato di aver preso una posizione sull’argomento per aiutare i bambini vittima di pestaggi e bullismo a scuola, con la speranza che il suo contributo serva a cambiare le cose. Potete leggere le sue parole nei 5 fatti incredibili svelati da Tim Cook solo pochi giorni fa.

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