Kaspersky: siamo stati travisati, niente aiuto ad Apple

Con un frettoloso comunicato stampa, Kaspersky Lab si è rimangiata le parole del suo CTO. Cupertino non le avrebbe mai commissionato il lavoro di analisi di OS X; tutto è stato fatto di propria iniziativa.
Con un frettoloso comunicato stampa, Kaspersky Lab si è rimangiata le parole del suo CTO. Cupertino non le avrebbe mai commissionato il lavoro di analisi di OS X; tutto è stato fatto di propria iniziativa.


Che Kaspersky Labs stesse lavorando alla sicurezza di OS X sotto esplicita richiesta di Apple è sembrato strano a tutti sin dall’inizio. Ora il CTO della società russa smentisce tutto e afferma di essere stato travisato: le sue parole, spiega, sono state decontestualizzate.

In una breve comunicato stampa, questa volta pubblicato su Engadget, Kaspersky Lab si è ufficialmente rimangiata le precedenti dichiarazioni. Non sarebbe mai stata invitata da Apple a investigare sulla sicurezza del suo OS, né Grebennikov avrebbe mai detto quel che ha effettivamente detto (“Mac OS è estremamente vulnerabile, e Apple ci ha recentemente invitati a migliorarne la sicurezza”):

Lunedì 14 aprile, computing.co.uk ha pubblicato un articolo intitolato “L’OS Apple è ‘davvero vulnerabile’ afferma il CTO di Kaspersky Lab” che include una citazione imprecisa riguardo Apple e Kaspersky Lab. L’articolo riporta che Kaspersky Lab aveva “dato inizio al processo di analisi della piattaforma Mac OS su richiesta di Apple” per identificare le vulnerabilità. Questa dichiarazione è stata estrapolata dal suo contesto dalla rivista -Apple non ha invitato o sollecitato l’assistenza della Kaspersky Lab nell’analisi della piattaforma Mac OS X. Kaspersky Lab ha contattato computing.co.uk per la rettifica.

Il che, in altre parole, significa che ogni eventuale analisi è stata intrapresa di propria iniziativa e che Apple, rimasta silenziosa in queste ore, è “aperta alla collaborazione” ma non ha mai commissionato alcun intervento. Una sola domanda: qual era il significato e il contesto giusto di quel “at Apple’s request” nelle parole del CTO?

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