iPhone 17: vendite oltre le attese per Morgan Stanley

Morgan Stanley registra forte domanda per iPhone 17, crescita vendite e lead times più lunghi; target price mantenuto a 298$ in attesa dei dati cinesi e 11/11.
Morgan Stanley registra forte domanda per iPhone 17, crescita vendite e lead times più lunghi; target price mantenuto a 298$ in attesa dei dati cinesi e 11/11.
iPhone 17: vendite oltre le attese per Morgan Stanley

Quando si parla di Apple, il mercato si mette subito sull’attenti: la capacità dell’azienda di sorprendere analisti e investitori è ormai proverbiale. Eppure, questa volta, anche i più ottimisti si sono trovati a rivedere le proprie stime. L’arrivo del nuovo iPhone 17 ha scatenato un entusiasmo che, dati alla mano, va ben oltre le aspettative, facendo segnare una partenza in pole position che lascia intravedere scenari ancora più rosei per Cupertino. Le vendite sono partite con il piede giusto, con una domanda che si è dimostrata subito sostenuta e che ha messo sotto pressione la catena di approvvigionamento.

In particolare, a catalizzare l’attenzione degli operatori e degli addetti ai lavori è stato il debutto dell’inedito iPhone Air, la versione più accessibile della nuova gamma, pensata per allargare ulteriormente la platea degli utenti e strizzare l’occhio ai mercati emergenti. E il risultato non si è fatto attendere: il dispositivo ha registrato un vero e proprio sold out in Cina durante la finestra dei preordini, confermando come il brand sia ancora in grado di generare un’attesa spasmodica tra i consumatori. Da segnalare, inoltre, che i tempi di consegna per il nuovo Air si sono allungati in modo significativo rispetto all’anno precedente, con una media di ben 10,5 giorni di attesa in più rispetto al predecessore. Un segnale, questo, che lascia intendere come la domanda abbia sorpreso anche i più esperti del settore.

[!] Ci sono problemi con l’autore. Controllare il mapping sull’Author Manager

Ma non è solo la Cina a sorridere: anche il mercato indiano si è rivelato una vera e propria miniera d’oro per Apple, con una crescita a doppia cifra che ha fatto segnare numeri record rispetto alle precedenti generazioni. Si tratta di un segnale inequivocabile di come la strategia di penetrazione nei mercati asiatici stia finalmente dando i suoi frutti, grazie anche a un’offerta più ampia e variegata che consente di intercettare segmenti di pubblico sempre più diversificati.

Sul fronte della filiera produttiva, le indiscrezioni che filtrano dagli ambienti industriali parlano di ordini che potrebbero toccare quota 95 milioni di unità nella seconda metà del 2025. Tuttavia, la cautela resta d’obbligo: Morgan Stanley, infatti, mantiene una previsione più conservativa, fissando il tetto a 90 milioni di dispositivi. Un approccio prudente, ma che non ha impedito agli analisti della banca, in particolare al team operativo in Cina, di rivedere al rialzo le proprie stime, aggiungendo ben 4 milioni di unità rispetto alle previsioni iniziali.

Entrando nel dettaglio delle proiezioni trimestrali, Morgan Stanley ha alzato l’asticella: ora si parla di 56,9 milioni di iPhone venduti nel trimestre che si chiuderà a settembre, superando di due milioni le stime precedenti. E non è tutto: anche per il trimestre di dicembre si prevede un incremento di un milione di unità rispetto al consenso di mercato, senza ancora conteggiare l’impatto potenziale delle vendite dell’iPhone Air in Cina. Una dinamica che potrebbe rivelarsi determinante per spingere ulteriormente la performance finanziaria di Apple e consolidare la sua posizione di leadership.

Nonostante l’entusiasmo che si respira tra analisti e investitori, la prudenza non viene mai meno. Morgan Stanley preferisce mantenere il target price di Apple a 298 dollari, in attesa di riscontri più solidi e conferme dai prossimi trimestri. D’altronde, i motivi di incertezza non mancano: tra questi, gli investimenti strategici in progetti innovativi come il Private Cloud Compute, che promette di rivoluzionare l’esperienza utente e rafforzare la divisione Services, sempre più centrale nella strategia della casa di Cupertino.

Ma a far discutere, e non poco, è anche il destino dell’attesissimo iPhone Fold. Inizialmente previsto per settembre 2026, il debutto del dispositivo pieghevole potrebbe slittare al 2027 a causa di problemi tecnici che starebbero rallentando la tabella di marcia. Una notizia che tiene col fiato sospeso gli appassionati e che aggiunge un ulteriore elemento di suspense alle strategie future di Apple.

Nel frattempo, il titolo Apple si muove tra alti e bassi, con oscillazioni di breve periodo che riflettono sia l’euforia degli investitori sia le incertezze legate ai prossimi lanci. Il prezzo attuale si attesta a 258,27 dollari, in calo di 4,50 USD, con un volume di scambi intraday che sfiora i 15,25 milioni di azioni. L’ultimo scambio è stato registrato il 22 ottobre alle 08:31:06 PDT, con un massimo di 262,74 USD e un minimo di 257,81 USD. Numeri che, letti tra le righe, testimoniano la grande attenzione che il mercato continua a riservare a Cupertino, tra aspettative di crescita e una cautela che resta sempre la parola d’ordine.

In definitiva, il nuovo ciclo di iPhone 17 si apre sotto i migliori auspici, trainato da una domanda robusta, una strategia commerciale ben calibrata e una crescente centralità dei Services all’interno dell’ecosistema Apple. Il futuro resta da scrivere, ma una cosa è certa: a Cupertino sanno ancora come tenere il mondo con il fiato sospeso.

Questo articolo contiene link di affiliazione: acquisti o ordini effettuati tramite tali link permetteranno al nostro sito di ricevere una commissione nel rispetto del codice etico. Le offerte potrebbero subire variazioni di prezzo dopo la pubblicazione.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti