iOS 6: ripristinare Google Maps con le app di terze parti

Non tutte le nuove feature di iOS 6 funzionano in tutti i paesi e con tutti i dispositivi; altre -come Street View e Viabilità Pubblica- sono assenti. Ecco come ripristinarle.
Non tutte le nuove feature di iOS 6 funzionano in tutti i paesi e con tutti i dispositivi; altre -come Street View e Viabilità Pubblica- sono assenti. Ecco come ripristinarle.

Con iOS 6, Apple ha introdotto molte novità ma ha al contempo -e definitivamente- tagliato il cordone ombelicale che la legava ai servizi d Google. Tutto a posto, per carità; peccato soltanto che non tutte le nuove feature funzionano in tutti i paesi e con tutte le configurazioni di dispositivi mobili, senza contare che alcune di esse, come Street View o la viabilità pubblica, risultano totalmente assenti. Ecco come sopravvivere ad iOS 6, senza perdere nulla del passato.

Per conoscere quali funzionalità sono supportate nel nostro e negli altri paesi del mondo, è sufficiente dare un’occhiata a questa pagina del sito Apple. Per quanto riguarda l’Italia, c’è quasi tutto: ci sono le Mappe standard, quelle satellitari, le indicazioni stradali, la navigazione Turn-by-Turn, il traffico, tutte le ricerche locali con tanto di recensioni, ma mancano gli edifici 3D, che per ora restano appannaggio esclusivo degli Stati Uniti.

Per ovviare a queste lacune, e in attesa che Google le colmi con un’app ufficiale, ci si può rivolgere ad alcuni ottimi sostituti di terze parti. Per esempio, si può sostituire Street View con iFindView (gratuito) o StreetViewer (79 centesimi). Per il trasporto pubblico, invece, conviene affidarsi alle app specifiche per ogni città. Per la Capitale, ad esempio, l’ottimo Roma Bus (gratuito) fornisce informazioni molto precise e aggiornatissime sui tempi d’attesa di ogni bus Atac; e comunque, in generale se ne trovano di altrettanto buone per ogni altra città del mondo.

Chi cerca un surrogato della vecchia app può dare un’occhiata a Maps+ (gratuito), oppure può cambiare provider toutcourt e affidarsi alle mappe di OpenStreetMap con OpenMaps (gratuito).

Per quanto riguarda le ricerche locali, infine, si può soppiantare l’app di Apple (o affiancarla, visto che presenta un numero inferiore di attività) con Google+ Local, ovvero il successore di Google Places. E voi, avete altri suggerimenti da fornire? Raccontateci nei commenti come vi state attrezzando in queste ore.

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