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TechCrunch Europe
,
, abbia deciso di fare a meno di
per la distribuzione dei contenuti delle sue 285 pubblicazioni periodiche, in più di 20 paesi.
Se gli editori anglosassoni (per motivi linguistici, i più grandi del mondo) non hanno troppi dubbi sullo sbarco in massa su piattaforma iPad (
), per quelli del resto del mondo i dubbi ci sono, eccome. Nella fattispecie, il Gruppo Gruner ha già optato, come tablet di riferimento, per il WePad, prodotto europeo chiaramente ispirato ad iPad
. Ispirato, ma non al punto da esserne un clone.
Quello che alletta gli editori europei (Gruner non è l’unico, per ora, ad aver mostrato interesse per il WePad), infatti, è anche la
, appositamente sviluppata dalla Neofonie per facilitare la conversione a un formato “tablet” dei magazine cartacei. Una sorta di SDK solo per riviste.