Final Cut Pro X "bocciato" da una famosa casa di produzione TV in USA

Final Cut Pro X continua ad essere criticato dai professionisti non convinti dal nuovo software professionale di editing video. La notizia più recente è l'abbandono ufficiale di Bunim/Murray, pluripremiata compagnia di produzione televisiva USA.
Final Cut Pro X continua ad essere criticato dai professionisti non convinti dal nuovo software professionale di editing video. La notizia più recente è l'abbandono ufficiale di Bunim/Murray, pluripremiata compagnia di produzione televisiva USA.


Final Cut Pro X continua ad essere criticato dai professionisti non convinti dal nuovo software professionale di editing video. La notizia più recente è il comunicato ufficiale di Bunim/Murray, pluripremiata compagnia di produzione televisiva USA che ha annunciato la decisione di passare alla suite Avid abbandonando per sempre Final Cut in seguito allo scarso supporto dato da Apple ai professionisti intenzionati all’upgrade.

Il problema principale è nella gestione degli archivi: Apple ha “ucciso” Final Cut Server e la serie di XServe, una mossa che non ha lasciato fraintendimenti riguardo il futuro rapporto con gli utenti pro con esigenze particolari come le case di produzione. Final Cut Pro X ha aperto una nuova strada, un nuovo approccio per i “nuovi” videomaker armati della propria DSLR ma significa addio ai “vecchi” workflow.

La vicenda di Bunim/Murray non sarà l’ultima, molti professionisti lamentano la mancanza di “riconoscenza” da parte di Apple quando è riuscita a mantenersi a galla proprio grazie a loro. O forse si tratta di una manovra ben architettata per invogliare altri a preferire Adobe o Avid e screditare ulteriormente Final Cut Pro X che, nonostante le critiche, dimostra di non essere un iMovie con gli steroidi e di aver reinventato una geniale interfaccia di editing video, meno macchinosa ma ancora acerba.

Via | Arstechnica
Photo | Flickr

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