Eric Schmidt, Google Now e la polemica sulle approvazioni Apple

Google Now, l'app Android di Mountain View per "trovare l'informazione corretta, proprio quando serve" e che doveva debuttare su App Store in versione per iOS non è ancora arrivata. Ciò, tuttavia, non ha impedito al CEO della società -Eric Schmidt- di entrare in polemica sul controverso processo di approvazione.
Google Now, l'app Android di Mountain View per "trovare l'informazione corretta, proprio quando serve" e che doveva debuttare su App Store in versione per iOS non è ancora arrivata. Ciò, tuttavia, non ha impedito al CEO della società -Eric Schmidt- di entrare in polemica sul controverso processo di approvazione.

All’evento Big Tent che si tiene a Nuova Delhi in questi giorni, l’editor di Techmeme Mahendra Palsule ha chiesto lumi a Schmidt riguardo al lancio vociferato di Google Now per iOS. E la risposta è la solita: se e quando sarà approvata, dipenderà in toto dai censori di Cupertino. A quel punto, nel discorso si è inserito Alan Rusbridger del Guardian, ed è lì che la polemica si è subito sollevata:

  • D: Quando arriverà Google Now sul mio iPhone?
  • R: Sul tuo iPhone? Dovrai discuterne con Apple. Apple ha una politica di approvazione relativa alle app inviate al suo store; alcune nostre app ce l’hanno fatta, altre invece sono state bocciate. Grazie a Dio, di recente hanno approvato Google Maps [risata]. A rischio di sembrare odioso, ma a Londra ci sono eccellenti rivenditori con un’ampia scelta di dispositivi Android.
  • D: Quindi Apple ha un problema con Google Now?
  • R: Questa sì che era un’affermazione ambigua. Apple ha un problema con Google “adesso”, o con Google Now? [risata]
  • R: Chiedo scusa. Google “Now”. Con la maiuscola.
  • D: Non entriamo nei dettagli. Non credo che siano particolarmente preoccupati di Google Now.

A onor del vero, non si capiscono le ragioni di tanto pessimismo; dopotutto, come ha confermato poco dopo Google stessa a CNet, “Google Now non è stata ancora sottoposta all’attenzione dell’App Store.” Ciononostante, la frustrazione di Schmidt è comprensibile, anche perché, come ben sanno i lettori di Melablog, le ellissi che decretano una bocciatura sono spesso misteriose, comunque inoppugnabili e talvolta perfino un po’ ritorsive. Antipatiche, quindi, ma non illegittime.

Trovate il resto dell’intervista su questa pagina, grossomodo al minuto 18. Buona visione.

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