Con Leopard Apple seppellisce Classic


Con l’uscita di Leopard, Apple chiude definitivamente i conti con il suo passato pre-OS X, rimuovendo dal nuovo sistema operativo l’ambiente di emulazione Classic.

Classic era nato per permettere a coloro che passavano da 9 a X di poter utilizzare le vecchie applicazioni, in attesa della conversione di queste per il nuovo OS (operazione detta “carbonizzazione”).
L’ambiente Classic è sopravvissuto ben 5 anni alla dichiarazione di morte di Mac OS 9, avvenuta per bocca di Steve Jobs sul palco del Macworld 2002.

Ovviamente tutto questo riguarda solo la versione PPC di Leopard, in quanto le versioni di Mac OS X compilate per architettura Intel ne sono state prive fin dalla nascita. E’ un errore comune, soprattutto per gli switcher, confondere Classic con Rosetta: sono entrambi ambienti di emulazione, ma se il primo serviva per far girare applicativi OS 8-9 su X, il secondo si occupa di eseguire programmi OS X-PPC su macchine Intel.

A questo punto, il prossimo prodotto a passare sotto la mannaia di Cupertino sembra sarà proprio Mac OS X per processori PPC: Leopard potrebbe (dovrebbe?) essere l’ultimo sistema operativo con la mela a girare anche su macchine non Intel.

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