Cina: 400.000 iPhone illegali?


Nel corso del weekend ha tenuto banco la notizia secondo cui in Cina sarebbero attivi ben 400.000 iPhone sbloccati: il dato è stato riportato da Fortune, riprendendo dati che arriverebbero direttamente dal principale carrier del paese, quella stessa China Mobile le cui contrattazioni con Apple per portare lo smartphone all’ombra della muraglia sono state smentite dallo stesso Steve Jobs.

La cifra fa certamente impressione, considerando che rappresenterebbe quasi la metà, a livello mondiale, dei dispositivi che si stima siano stati sbloccati (nonché il 10% del totale) e supererebbe il numero di quelli piazzati in Europa, ma desta anche numerose perplessità.

In primo luogo non è chiaro da dove provengano questi telefoni; sono dispositivi venduti in USA e successivamente reimportati in Cina? Oppure sono usciti direttamente dalle fabbriche degli assemblatori?
Quest’ultima ipotesi è la più inquietante per Apple, in quanto non avrebbe ricevuto un centesimo dalla vendita di questi telefoni, immessi sul mercato senza il controllo di Cupertino.
Alcuni, poi, sostengono che si tratti di un numero gonfiato ad arte dalla stessa China Mobile, in modo da spaventare Apple e chiudere velocemente un contratto.

L’ipotesi più probabile sta, come spesso accade, nel mezzo.

In Cina circolerebbero effettivamente 400.000 iPhone, ma buona parte di essi non sarebbe altro che un clone dello smartphone di Cupertino. Dispositivi creati per assomigliarvi, ma di fatto ben diversi da quanto è stato progettato da Apple.

Sia come sia, il dato importante che emerge è costituito dalle grandi potenzialità che il mercato cinese potrebbe offrire ad Apple: secondo le stime ci sarebbe un bacino di oltre 25 milioni di clienti disposti a spendere la cifra necessaria per avere un iPhone ufficiale.
Per Apple vendere iPhone in Cina potrebbe essere l’occasione per duplicare e più le vendite del proprio smartphone.

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